SI PUO' MANTENERE LA FRUTTA FRESCA FUORI DAL FRIGO?

Ero rimasto senza parole. Alla fine del pranzone di Natale apparve un vassoio d'argento con sopra un trionfo di frutta e in cima il più sorprendente di tutti: un fico d'India freschissimo, appena sbucciato.

Un fico d'india? Ma eravamo a Natale e i fichi d'india si raccolgono e mangiano in estate! Al massimo sapevo che quelli più grossi e tardivi, i Bastardoni, resistevano fino ad ottobre ma a Natale di certo non arrivavano.

E allora? Forse quella famiglia calabrese se li era fatti portare dal Messico come Cristoforo Colombo? Lo chiesi titubante al capofamiglia Lollò (versione più gentile dell'originale Adolfo), io ero solo un ragazzino milanese in trasferta, e costui con un sorriso mi indirizzò da 'u ziu Benito (una famiglia non proprio di sinistra), Ziu ascoltò le mie perplessità e si mise a ridere.

Non mi rispose ma partì una proposta, di andare a raccogliere con lui i fichi d'india l'estate prossima. Ok. Fu così che a 15 anni una mattina presto mi ritrovai bardato da capo a piedi. Andiamo a raccogliere i fichi d'India!

La mattinata era propizia. Non tirava un alito di vento. Importante, perché se una spina si stacca dal frutto ed entra nell'occhio sono dolori. Ziu Benito maneggiava un lungo bastone che terminava con una pinza, prendeva i fichi e li passava a me che tenevo il sacco aperto. Ad un certo punto indicò qualcosa ed esclamò: U FICU INCASCIÀTO!

Lo vidi anch'io. Era un fico CRESCÌUTO DENTRO la pala del fico d'india e non all'aria aperta come tutti gli altri. Rarissimo, il fico era in un certo senso avvolto, "protetto". Ziu tagliò con cura tutta l'intera pala dalla pianta stando lontano dal "bozzo" che rivelava la presenza del fico. "Non deve assolutamente prendere aria", spiegò Ziu Benito.

Quando tornammo indietro, gli altri si accorsero della presenza del fico incasciato e ci fu un tripudio generale. Protetto della pianta avrebbe resistito sino a Natale freschissimo e avrebbe fatto un figurone a tavola!

Ah, la Calabria...