COME SI FA IL VINO ROSE'

Estate 1983. Il giovane Luca per pagarsi le vacanze decide di lavorare per qualche tempo come cameriere nel ristorante di un amico.

Un giorno arriva una telefonata da una famosa azienda. Hanno deciso di tenere un importante pranzo proprio nel nostro ristorante e il severo amministratore generale esige che sia servito un vino rosato di qualità.

"Nessun problema", lo rassicura il mio amico. Abbassa il telefono e mi guarda, io e lui sappiamo benissimo che in cantina abbiamo solo vini bianchi. E allora, che fare?

Senza dire niente a nessuno mettiamo in atto un piano. Andiamo in cantina, apriamo tutte le bottiglie di vino bianco, aggiungiamo a ciascuna un cucchiaino di vino rosso e un cucchiaino di zucchero, agitiamo bene sino a che il colore del vino diventa bello rosino e ritappiamo. Poi mettiamo tutte le bottiglie in frigo cosi da servirle belle fresche.

Il giorno del famoso pranzo serviamo il vino scaraffato sperando che nessuno si accorga di nulla.

Nessuno ha detto alcunchè. Anzi, molti si sono complimentati e l'amministratore voleva addirittura sapere il nome del vigneto. I l mio amico con modestia si è schernito ed è rimasto sul vago.

Come dire, da quel giorno diffido dei vini rosati.