Visualizzazioni totali

martedì 30 novembre 2021

UN VECCHIO BASSO

Un amico mi fa: "sai che quel vecchietto era un bassista? Anche tu una volta suonavi il basso, no?"

"Eh, bei tempi. In che gruppo inglese suonava?"

"Non mi ricordo. So però che ha composto una canzone piuttosto famosa, "Another one bites the dust"

"Ma… aspetta la conosco! Scusa ma allora…quel tipo sarebbe John Deacon? Oh Madonna, è irriconoscibile! Come è invecchiato!"

"Sì giusto, proprio lui! Allora lo conosci!"

"Cavoli, è da un sacco che non lo vedevo in giro. Mamma mia, da giovane era uno dei miei idoli. Come passa il tempo…"

"Ecco un altro che morde la polvere!"



 

I VACCINI FUNZIONANO?

Questo recentissimo grafico è la prova che i vaccini funzionano; mi rendo conto di dire qualcosa che a molti (per differenti motivi) dispiacerà, ma la verità e l'evidenza scientifica non si possono nascondere e sentivo come mio dovere personale di diffonderlo.
Il GRAFICO è stato preso dal seguente sito ( https://ourworldindata.org/explorers/coronavirus-data-explorer?zoomToSelection=true&uniformYAxis=0&pickerSort=asc&pickerMetric=location&Interval=7-day+rolling+average&Relative+to+Population=true&Align+outbreaks=false&country=~ITA&fbclid=IwAR3vGrnEGB0KAd7Rw4vRA7ouLr0sKnfVpleR7Q9xdhwYGzum73p4UKOvmEc&Metric=Cases%2C+hospital+admissions%2C+ICU+patients%2C+and+deathsCOVID-19 ). Riguarda l’andamento del Covid in Italia per tutto il periodo: dai primissimi casi (5.2.2020) a ieri (29.11.2021). Sono stati presi in considerazione quattro aspetti: nuovi casi, ammissioni in ospedale, ammissioni in terapia intensiva, decessi.
Si può notare che in genere i 4 grafici sono sovrapponibili, anche se per semplicità li possiamo dividere in tre colori:
L’iniziale giallo: il Covid si presenta come un’ondata di morte, panico, viene presa l’unica arma a disposizione, il rigido lockdown. Il lockdown funziona molto bene, tutto si azzera o quasi, ma essendo una misura non sostenibile a lungo (è un suicidio socioeconomico e si spera che il virus abbia perso virulenza), tra mille incertezze si “riapre”.
In rosso, cioè quando eravamo senza vaccino: il maledetto virus non aspettava altro, le curve risalgono rapide a livelli pre lockdown. Ma, tra mille polemiche, ora abbiamo un’altra arma: il vaccino (anzi, i vaccini).
In verde: adesso che stiamo salendo all’80% di vaccinati e oltre come sta andando? Col vaccino si può notare come pochi entrano all'ospedale, pochi vanno in terapia intensiva, pochi muoiono e questo senza fare alcun lockdown. E’ una coincidenza? Un complotto di Big Pharma? L’inverno non è ancora arrivato? Ci sono varianti che stanno per scombinare tutto? Intanto, questo dicono i dati. Speriamo che duri.
TRE CONSIDERAZIONI: Primo, il Covid è comunque ancora tra noi, quindi anche se vaccinati meglio continuare con le misure precauzionali (mascherine, no assembramenti, sì distanziamento etc).
Secondo, molto interessante. Vedete quella parte cerchiata di verde? Vuol dire che i contagi stanno rapidamente risalendo, EPPURE ciò non corrisponde ad una salita di ricoveri, terapie intensive e morti. Se ne deduce che con i vaccini, il Covid non ci manda all'ospedale e nemmeno all’obitorio. Forse hanno ragione i medici a raccomandare di vaccinarsi comunque, il Covid quando contrastato perde virulenza.
Terzo: vaccinatevi dunque, salverete la vostra vita e quella di chi vi sta accanto. Mi verrebbe da aggiungere “con buona pace dei No-vax” ma tanto so che non si fermeranno. Non importa, qui stringiamo i denti e andiamo avanti.
(grazie a Dario Canossi, che ha diffuso il grafico)



lunedì 29 novembre 2021

 TIKTOK

Un certo Khaby Lame, ragazzo nato nel 2001, per recarsi in Inghilterra aveva bisogno come tutti del visto. Pare sia molto richiesto, è il tiktoker italiano più famoso e seguito del momento.
Ho visto qualche suo breve video dato che la piattaforma social TikTok è composta unicamente da brevi video (la parola scritta lì non esiste e TikTok spopola tra i giovanissimi, chissà se le due cose sono in collegamento). Sono molto carini anche se niente de che: senza neanche parlare imita e dileggia altri video famosi, prendendoli bonariamente in giro. Il fatto che siano muti ha reso questi video popolari anche all’estero e il ragazzo guadagna assai con la pubblicità, di cui TikTok è infarcita.
Ebbene, la settimana scorsa il ragazzo si è presentato negli uffici per il passaporto britannico con CINQUE guardie del corpo dagli atteggiamenti bruschi, tirando in ballo gente molto influente per ottenere il passaporto prima degli altri.
Che peccato. Così a occhio direi che qualcuno si è montato la testa. Ma sono vecchio vecchio vecchio e il mondo gira senza fermarsi.
Se potessi parlargli gli direi di non pensare chissà che, il suo “successo” durerà poco, passerà di moda e verrà prestissimo superato da altri “fenomeni”. Ragazzo non illuderti, che poi fa male.
Goditi il momento e pensa anche al tuo domani.



 

IL PRIMO GIOIELLO

Un ciondolo in avorio di mammut risalente a 41.500 anni fa potrebbe cambiare la storia del moderno Homo sapiens in Europa?

No, non cambia le cose. Non è la prova che l'Homo sapiens arrivò in Europa prima di quanto si pensasse. E' noto infatti da tempo che i primi homo sapiens provenienti dall'Africa attraversarono il Sinai 50.000/70.000 anni fa (data che si ricava dalle sepolture). E' presumibile che siano arrivati in Europa 50.000 anni fa, spodestando i Neanderthal.

Come al solito la difficoltà in questo settore è trovare reperti, solo tante ricostruzioni. Del resto se si tappasse adesso la stanza in cui sto e una banda di archeologi la riaprisse tra 50.000 anni cosa troverebbe? Ben poco, sospetto. Solo tanta polvere, visto che ciondoli di mammut in avorio non ne tengo 🙂

Non è comunque meraviglioso che già 41.500 anni fa in Polonia si pensasse a trasformare l'avorio in qualcosa di bello? "Cara, ti ho fatto una cosa da indossare, si chiama gioiello. Questo è il primo gioiello ed è il segno del mio amore per te" (sto volando troppo con la fantasia? Sìììììììììììì).


 

sabato 27 novembre 2021

 UN RISTORANTE PARTICOLARE

Nel 2012 ho compiuto il viaggio che sognavo sin da ragazzo, in estate presi il treno da Mosca a Pechino, la famosa Transiberiana. Un viaggio entusiasmante: attraversare l’Asia, continente sconosciuto e vastissimo.
Io ero già per la mia malattia in sedia a rotelle ma stavo ovviamente meglio di adesso. Ogni tanto durante il viaggio facevamo delle (consigliatissime) soste e decidemmo così di fermarci qualche giorno a Ulan Bator, capitale della Mongolia. La città è bruttina ma sta sta crescendo ad ad un ritmo pazzesco, tra i primi nel mondo, è un formicaio in espansione. Chissà cosa è diventata oggi.
L’ultima sera io e i due ragazzi che mi accompagnano (mio figlio e mio nipote, ho pagato loro il viaggio, si porteranno dentro immagini per tutta la vita) decidiamo di andare a mangiare al più rinomato ristorante di Ulan Bator, il “Marco Polo" Il nome mi doveva mettere sull'avviso ma sulle guide ne parlano tutti bene
.Il taxista che ci porta lì è un abusivo mezzo delinquente che usa sempre gli abbaglianti in città, con la guida a destra, ce ne sono molte di macchine così, e che si mette dietro le ambulanze. Il vostro affezionatissimo ha pregato tutto il viaggio. Il traffico a Ulan Bator è pazzesco, mai visto ingorghi simili, urge progettare una metropolitana.
Lo spericolato ci porta comunque al ristorante, di cui si leggono solo le lettere "..RCO PO..", quasi una bestemmia. Scopriamo che… che fanno cucina italiana al 100%! Solo piatti italiani. Oddio, a Ulan Bator? Nel menù ad ogni piatto si accompagna anche una fotografia. Speriamo in bene. Il posto è pure pieno di italiani da cui ci teniamo lontani, in fondo se siamo in Asia è perché NON vogliamo incontrare altri italiani.
Il mondo è piccino però, penso al tavolo, le tue radici te le porti sempre dietro. Anche le cameriere mongole vedendo le nostre facce da occidentali parlottano qualche parola in italiano. Ve lo giuro. Pizza? No grazie, mi lancio e ordino spaghetti "ajo e ojo" e una bruschetta. Rischioooo. Avrò l'alito di un elefante ma intanto mi disinfetto dentro, tanto per dare un senso alla giornata.
"Com'erano?" Beh, per essere in piena Asia pensavo peggio. La fama che ha il ristorante è meritata, però mi chiedo perché in Mongolia è tanto diffusa questa esterofilia di mangiare straniero. E’ molto difficile assaggiare cibi tipici locali. Eppure qualcosa hanno. Mah, che peccato.
All’uscita del ristorante c’è una piccola scalinata e dovrò fare qualche gradino con la sedia a rotelle. Mentre siamo lì che pensiamo come risolvere il problema, arrivano quattro mongoli che capiscono e afferrano con naturalezza e allegria la mia sedia a rotelle. Unica volta in vita mia che sono stato in portantina. “Vaiàch-là!” (cioè grazie, l’unica parola che so in mongolo). Sono commosso, ovunque si trovano uomini pieni di “compassione”, come viene chiamata da quelle parti la carità cristiana. Qualcosa di profondo ci unisce tutti.
Ed è vero, in portantina si viene sballottati ma è divertente. E poi immagino che gli umani a differenza dei cavalli, parlano tra loro e subito capiscono cosa devono fare. Sono insomma molto più versatili. Non mi stupisce che le autorità le preferissero ai cavalli.
Concludendo, se vi capita di passare per caso da Ulan Bator (ahahahahah che spiritoso) andate pure a mangiare al Marco Polo. Una serie di esperienze uniche!


giovedì 25 novembre 2021

CARTE FALSE

Tutto parte un mese fa: ad una mia amica hanno rubato il portafoglio, fatto in sé purtroppo che succede. Aldilà della rabbia, chi ci è passato sa che è una gran seccatura: soldi a parte bisogna rifare tutti i documenti, bloccare i bancomat, rifare la carta di identità, il codice fiscale e la denuncia etc.

A poco a poco tutto aveva colmato e ormai non ci pensava manco più quando oggi ha avuto una sorpresa. Andando infatti a prenotare il vaccino anti Covid (finalmente si è convinta) ha scoperto che non poteva, avendolo già fatto la settimana scorsa!

Come era possibile? Informandosi ha poi ricostruito una storia che mi ha fatto pensare. Il ladro del portafoglio ha venduto i suoi documenti ad una extracomunitaria che subito si è prenotata per il vaccino. Ha fatto letteralmente carte false e rischiato l’arresto, ma la sua paura era troppo grande. Non potrà nemmeno dire di averlo fatto, le basta così.

Noi ridiamo e scherziamo ma in molti paesi del mondo la situazione è tragica e i vaccini non arrivano o costano una fortuna. So che per esempio, in Thailandia solo il re e la sua corte ne hanno accesso, la gente muore per strada e la polizia spara.

Cosa vuoi che importi ad una donna di fare carte false in Italia e correre qualche rischio? Ho immaginato il suo cuore come batteva forte.



 IL CIELO IN UNA STANZA


Muovendomi per ragioni di salute assai poco, ho deciso: se non posso andare nel mondo sarà allora il mondo a venire da me. Nella mia camera da letto ho fatto perciò dipingere sul soffitto il cielo notturno con le stelline fluorescenti, sparse random per dare l’idea del mistero. Il cielo in una stanza.
(la pittrice Laura dipinge sul soffitto il cielo)

Così ogni sera sul letto guardo l’infinito. Meglio di quando da bambino andavo al Planetario. Io viaggio tra le stelle, esploro lo spazio, mi diverto a creare costellazioni: ho già trovato “il chierichetto, “il cerchio di amici”, “la clessidra” e tante altre. Ho una fortuna pazzesca. E’ un modo per dare senso a ciò che in apparenza non ne ha.
Però mi mancava ancora qualcosa. Cosa? Qualcosa di importante. Ci ho pensato, pensato e finalmente ho capito: la luna, manca la luna nel mio cielo.
L’ho cercata, l’ho scovata, l'ho comprata, mi è arrivata e l’ho installata. Bella, ora fa bella figura sulla scrivania della mia cameretta. E poi si illumina dal di dentro e i bambini fanno oohhh. Mi sento tanto figlio delle stelle con lei. Sono però indeciso su questo mio ultimo acquisto, non so come chiamarlo: mappaluna o lunamondo?


martedì 23 novembre 2021

 COME SI SCRIVE UNA CANZONE?

La stessa domanda che, durante una cena a casa sua, Dustin Hoffman rivolse a Paul McCartney nel 1973. C'è infatti un alone di mistero sul "come si fa" ad iniziare qualcosa di bello mai sentito o visto prima. A molti sembra anzi qualcosa di magico, di impossibile.



Eppure è semplice, rispose Paul, basta prendere spunto dalla natura, dal mondo che ci circonda e poi la si sviluppa, si trovano connessioni, parole, emozioni. Da tutto può scaturire una idea, in qualunque momento.

"Anche in questo?", chiese Dustin. "Certo -rispose Paul che aveva già intuito dove si andava a parare-, se lo spunto è buono perché no?".

"Per favore, dai, fammi sentire una nuova canzone che prima non c'era." Paul accettò la proposta di Dustin. Gli stava simpatico e l'atmosfera era buona, di solito sfide di questo genere le rifiutava.

Già, ma su cosa? Paul per trarre ispirazione prese una rivista e iniziò a sfogliarla. L'occhio gli cadde su un articolo riguardante la recente morte di Picasso, il grande pittore. Le sue ultime parole sembra furono: "Fate un brindisi per me, io non posso più bere."

Non serviva altro a Paul. Imbracciò la chitarra e iniziò a improvvisare musica e testo. Ben presto una melodia venne fuori, con Dustin Hoffman che batteva le mani in giro gridando felice "Sta facendo una canzone! Sta facendo una canzone!"

La canzone era buona e "Picasso's last words" venne poi inserita nel giustamente famoso album "Band on the run" del 1974.

(se volete si può vederla anche così: anche una semplice domanda può essere un punto di partenza e rispondere diventa un piacere. Bisogna accettarle dunque queste benedette sfide? Non sempre ma a parere mio a volte sì. Soprattutto se sono "belle sfide", se positive opportunità)



lunedì 22 novembre 2021

COME RISPONDERE A CHI TI DICE CHE SEI VESTITO MALISSIMO

Premessa: sono sempre le donne, 9 volte su 10 a fare schifate queste osservazioni. Ormai ho un metodo.

Quando una donna infatti squadra la mia sciatteria e poi dice "Ma guarda come sei vestito! Tutto storto e poi che colori!", io la guardo stupito e rispondo ingenuo "Ma adesso va di moda."
Al che lei dopo aver detto "Ah sì?", si ritrae, tace confusa e non dice più niente. Molte donne son vanitose, nessuna vuol far la figura di quella che non si aggiorna.
Uff, anche per questa volta sono salvo. Solo una mi rispose "Certo l'ultimo grido…. ma dell'impiccato!"
"Però mi sta bene."
"Punta sulla simpatia va, che ti conviene!"


 ABBANDONARE UN NEONATO

La Assistente Sociale era inferocita. Quella mattina passai per caso davanti all’ufficio del Servizio Sociale e sentii un fiume di parolacce. Molto insolito.
“Che c’è?”
“Ho appena parlato con l’ospedale. Sono venuti a riprendersela stamattina. Aaaargh!”
“Ma chi?”
La neonata partorita dalla zingarella la settimana scorsa e che poi se ne era andata lasciandola in ospedale. Stavo già facendo tutte le pratiche, una settimana ed era già adottata!
“Ah, la bimba di cui mi parlavi?”
“Sì, e lo sai perché sono venuti a riprendersela? Perché vale di più, con una bambina ottengono più elemosine. Che rabbia!!”
“Del resto sono i suoi veri genitori, non possiamo ancora fare quelli che rubano i bambini agli zingari.
“Non mi posso rassegnare! Il destino di quella bambina era tranquillo e adesso invece che ne sarà di lei? Non ci voglio pensare.”
“Ma adesso la neonata dove si trova?”
“Nel loro campo rom e sai che indirizzo hanno lasciato? Una roulotte!”
“Praticamente persa.”
“Mio Dio, era una bimba così bella..:”
L’Assistente Sociale, una ragazza di 29 anni, si mise a piangere.



domenica 21 novembre 2021

 ARTICOLO 16 DELLA NOSTRA COSTITUZIONE

Per la serie "le basi".
“Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.”
Quando qualcuno dirà in futuro che le limitazioni sono anticostituzionali, citategli pure questo articolo della Costituzione Italiana scritta nel 1947, dove parla dei Diritti e Doveri dei cittadini.



venerdì 19 novembre 2021

LA PORTINARA

Alla fine ho ceduto. Oggi vi racconto un po’ di cazzi miei.

Un paio di mesi fa Luis, il mio badante-domestico-factotum peruano, ha avuto un ictus, è caduto ed è morto sul colpo. Una tragedia improvvisa e imprevedibile. Lo conoscevo da più di dieci anni, tra noi ormai c’era un bel rapporto. Mi ha spezzato il cuore. Luis, ogni tanto parlo ancora con te.

Dopo le condoglianze però avevo un problema pratico: di una persona accanto per qualche ora io, acciaccato di salute e vivendo da solo, ho bisogno. Con chi sostituirlo? Volevo un uomo (per quando faccio la doccia, mi vergogno) e che abitasse vicino. E soprattutto, pio desiderio, volevo qualcuno di cui potermi FIDARE, anche se fosse solo una illusione. Non è bello farsi mettere le mani addosso da estranei, provare per credere. Tante pretese, eh?

La ricerca è iniziata. Ho sguinzagliato le mie conoscenze, la parrocchia, gli amici, le associazioni, gli assistenti sociali, i vicini, tutti. Niente, o persone lontane, iperqualificate o associazioni di badanti pronte a mandarmi donnone ucraine (che suollevano da terra piiicuolo uomo italiano). Rispondevano molte donne e nessun uomo. Possibile? Purtroppo sì e il tempo stringeva.

Adesso dirò qualcosa di politicamente scorretto: sono giunto alla conclusione che in un certo senso una donna è “portata” a far da badante, sin da piccola le danno una bambola da accudire, il fratellino, il marito, la casa, i figli, i genitori etc. Un uomo no, spacca i muri, trivella i pozzi, solca i 7 mari, per lui dover stare in casa è una sofferenza. Questo modo di pensare è antiquato, egoista e pericoloso (quante vite sprecate) ma la conclusione è ovvia: se si cerca una “donna” ne trovavo a bizzeffe, un “uomo” no. E alla fine come ho detto ho ceduto, ma ero quasi disperato.

Ho chiesto alla portinaia. La portinaia a Milano è una istituzione, non so altrove. Bada al condominio, smista la posta, sa i *azzi di tutti, nulla sfugge al suo sguardo. Oggi si tende a sostituirla con i citofoni, non so però se è un passo avanti, dubito. Trascurare i rapporti umani la storia insegna che a lungo andare è molto molto dannoso.

Esitavo di rivolgermi a lei, essendo anche Testimone di Geova. Forse ho dei pregiudizi, chi mi conosce sa che mi tengo lontano da certi argomenti. Mi sbagliavo però su di lei, mi sono ricreduto. Nel giro di 24 ore mi ha trovato (subito!) una brava persona (anche lei religiosa, ovvio), molto educato e affidabile, con cui mi trovo bene. Chi vivrà, vedrà.

Se ho trovato la persona giusta sarà per me come aver vinto all’Enalotto. Insomma, “W le portinaie!”. E basta con i pregiudizi religiosi.

Depositarie di antichi segreti, custodi della igiene e morale pubblica, umana videosorveglianza, filo d’acciaio del tessuto sociale che ci circonda.



giovedì 18 novembre 2021

 DOVE ANDIAMO OGGI?


“Amò dove andiamo oggi?”
“Il tempo non è bellissimo, mi sa che oggi pomeriggio andremo in una trattoria che conosco a far merenda.”
“E’ un bel posto?”
“Defilato ma caldo e accogliente. “Cosy” come dicono gli inglesi. E poi ti voglio far assaggiare una loro specialità che trovi solo lì, il salame.”
“Non è mica una novità. Cosa credi? Già conosco il salame.”
“Ma non quello, quello è l’unico posto dove hanno il Salame di Jacovitti!”
“Il che?”
“Il salame con le gambine. Mai provato?”
“No. Ma perché Jacovitti?”
“Ma come, non… A scuola non avevi il Diario Vitt?”
“No, che roba è?”
“Mio Dio, ma cosa insegnano? A questo serve la scuola!”
“Io avevo il Diario di Hantaro.”
...Coccobil perdonala. E’ ora di colmare una lacuna. Tintarella di luna, preparati che oggi ti faccio provare il Salame di Jacovitti!


mercoledì 17 novembre 2021

 UN DATORE DI LAVORO COME VALUTA L'INTELLIGENZA DEI DIPENDENTI?


Non lo sono, ma se fossi un datore di lavoro mi interesserebbe di più il rendimento dei miei sottoposti che la loro intelligenza teorica. Non sono mica un maestro di scuola che dice "peccato, è intelligente ma non si applica". Se uno è indolente, pasticcione, ritardatario, casinista etc allora via, quale che sia la sua "intelligenza".

In ambito lavorativo l'intelligenza è insomma apprezzata solo se legata ad un maģgiore rendimento. Altrimenti è, paradossale a dirsi, una palla al piede. E spesso per non dire sempre sul lavoro contano altre qualità (grinta, fantasia, capacità sociali etc). Siamo sempre lì, "primo a scuola, ultimo nella vita".

Sul lavoro non importa chi sei o ciò che hai dentro, ma ciò che sai fare,



TEMPUS FUGIT

Ieri sera sono venuti a trovarmi vecchi amici e amiche per una serata in compagnia. Oh ci voleva, era tanto che non succedeva.

Ho notato però un aspetto inquietante. Tutti i maschi lamentavano acciacchetti vari, qualcuno anche serio. Ogni tanto il discorso cadeva su medici e medicine. Non siamo più tanto giovani.

Le femmine invece (bene o male stessa età, sulla 60ina) stavano tutte bene. Belle pimpanti, mangiavano, bevevano e parlavano. Sempre a lamentarsi come al solito ma intanto giravano il mondo. E noi maschietti ascoltavamo muti.

Cazzo, ragazzi, queste ci seppelliscono tutti.



 COSA DOVREBBE FARE UN AVVOCATO SE IL SUO CLIENTE E' COLPEVOLE MA NON VUOLE AMMETTERLO?

Rispondo da una terza prospettiva, avendo assistito vari Giudici nei loro processi.
Spesso nelle aule del Tribunale ho assistito a dei curiosi siparietti, in cui un accusato con tutta evidenza colpevole negava con forza la sua colpevolezza, arrampicandosi sugli specchi. Con molti spacciatori, assassini e stupratori succede. A quel punto vedevo che i legali si dividevano grossomodo in due grandi categorie.
Avvocati seri (stavo per scrivere "onesti"): consapevoli della figuraccia che stava facendo il cliente e della sua evidente colpevolezza, non era più il caso di prendersi in giro. Lo zittivano e poi cercavano con la corte tutte le attenuanti legali possibili -qui conta molto l'esperienza del legale-. e adeguate al contesto. Rimanevano cioé su un livello razionale, realistico, giuridico.
Avvocati attori: proseguivano ad un livello legale la recita del loro cliente, Certi show da commedia che non vi dico, i film non esagerano. Spingevano il pedale dell'emotività oltre misura, alzando la roboante voce, con ampi gesti della toga e cavilli senza futuro. Il cliente stupidotto era tutto contento di vedere il suo Avvocato agitarsi così tanto, senza rendersi conto che rischiava seriamente di perdere tutto.
Vi rivelo un segreto. Molte persone in camera di consiglio sono state graziate NONOSTANTE il loro Avvocato (che poi si sarebbe preso il merito, ovvio, e vai di parcella). Scegliete bene il vostro legale.



martedì 16 novembre 2021

 

PREFERISCI UNA BELLA CENA IN UNA PIZZERIA O AL SUSHI?

Per le pizze io ripeto sempre che sono diventato buddista, ho già raggiunto il numero massimo di pizze consentite nella vita.
Se qualche modaiolo mi propone il sushi invece faccio lo snob. Con fare affettato ripeto che ascolto Mozart solo a Salisburgo, bevo vodka solo a Mosca e prendo il sushi solo a Tokio. Ho un indimenticabile ricordo del ristorante "Makekatsu" che non voglio rovinare,
Ho 60 anni, per Dio, e se c'è una cosa che ho imparato in vita mia è che si mangia la roba del posto. Portatemi in qualche ristorante local con la tovaglia a quadrettoni bianchi e rossi e mi farete felice. Non voglio intorno a me persone che in Grecia pretendono la paella (è successo).
Quadrettoni! Il camino acceso! Quadri orribili alle pareti! Vino della casa!

domenica 14 novembre 2021

 

ESISTONO MINORANZE ETNICHE SUL TERRITORIO ITALIANO CHE NON PARLANO ITALIANO?

Il caso più eclatante penso sia il sud tirolo, dove parlano orgogliosamente tedesco. Straniante, sei ancora in Italia ma nei paesini vicino a Bolzano non ti capiscono nemmeno e ti guardano strano.

Poi in Calabria sono passato in paesini dove parlavano albanese. In val d'Aosta parlano tutti il patois, un miscuglio tra francese e italiano. E in Vaticano la lingua ufficiale è il latino.

E vogliamo parlare dei vari dialetti stretti? L'incomprensibile bergamasco, l'ostico sardo, i montanari vari…. La tv ha cercato di amalgamare tutto ma i risultati a volte fanno ridere…. ah l'Italia, bella e varia.



 COSA TI HA FATTO INDIGNARE OGGI?

Ieri come sapete mi sono recato a far la 3° dose all'Hub vaccinale di Milano accompagnato da una cara amica. Una donna di 45 anni che purtroppo sta combattendo contro un tumore e mi raccontava che le cure per lei in questi ultimi due anni sono andate molto a rilento per via del Covid.
Gli ospedali sono pieni e le terapie intensive straboccano soprattutto di no vax, che in quanto malati urgenti hanno la precedenza. E lei aspetta. E trema, ha paura che il tumore si ripresenti. Era molto sconsolata e (posso dirlo? giustamente) arrabbiata con questa gente.
Noi ridiamo e scherziamo, ma qui c'è gente che sta rischiando davvero la pelle. E proprio oggi leggo questa notizia. Dire che mi ha indignato è poco. Basta, non fatemi dire altro.

sabato 13 novembre 2021

 COME FARE LA TERZA DOSE IN LOMBARDIA (LA MIA ESPERIENZA)


Essendomi vaccinato con lo Pfizer in aprile, oramai i sei mesi son passati e posso richiedere la terza dose. IQuando mi hanno ricoverato in ospedale a Milano i dottori però mi hanno avvisato che non posso più farla da loro (ah no? Era così comodo), devo prenotarmi on line e farla dove mi diranno.

Così ho fatto: nel sito della Regione Lombardia - Prenotazione Vaccinazioni Anti COVID-19 in Lombardia (regione.lombardia.it) – leggo che per ora il vaccino è riservato agli ultra 60enni o soggetti fragili oppure operatori sociosanitari. Per due categorie su tre mi riguarda.

Inserisco i miei dati (n° tessera sanitaria e codice fiscale) e mi escono una decina di date tra cui scegliere. Il posto è l’Hub Vaccinale nella Fiera di Milano. Scelgo oggi alle 15.35.

Accompagnato da due amici (grazie Maurizio, grazie Anita) all’ora prevista sono lì con la mia bella mascherina. Praticamente fanno entrare tutti in un enorme capannone, ci sono tanti inservienti a cui chiedere informazioni. Danno il bigliettino col numerino e ci sediamo. Mi sembra tutto organizzato bene, non c’è casino, contate che solo lì vaccinano 4000 persone al giorno (100.000 al mese).

All’ora prevista parliamo con una dottoressa, che storce un po’ il naso e controlla quando le comunico la mia patologia (sclerosi multipla) ma alla fine rilascia il lasciapassare e avvisa che se voglio potrò fare in contemporanea anche il vaccino anti influenzale. Ci ho pensato, certo che voglio.

Grazie alla mia sedia a rotelle saltiamo la fila (tiè, vedi che ogni tanto a qualcosa serve?) ed entro in un gabbiotto dove una infermiera mi fa sul braccio sinistro la 3° dose Pfizer e sul braccio destro l’anti influenzale. Vun de chì e vun de là. Rapida e indolore. Poi stampa e consegna il mio Green Pass che attesta l’avvenuta vaccinazione per entrambe.

Dopo bisogna aspettare per 15’ in un salone dove c’è un grande televisore trasmette documentari sulla Lombardia. Magari con la mia fortuna ho una reazione allergca. Niente di niente, san Luca mi ha fatto la grazia. Alle 15.55 usciamo e alle 16 sono già in macchina. Già fatto? Già fatto.

Dato che in tanti mi hanno detto “la terza è pesante”, torno a casina e mi metto tranquillo. Adesso sono le 20.00, mi sento bene come se non avessi fatto niente. I vaccini si saranno mica annullati a vicenda? Ma no, protetto dal mio scudo alla Capitan America andrò in giro per il mondo. E poi... sarà quel che sarà.



 CHI HA SCOPERTO L'ACQUA CALDA?


Io ieri sera. Per la serie "Diavolerie contemporanee" sono venuto a sapere per caso che esiste una certa CLIO, una ragazza italiana che sta facendo più soldi della Ferragni.
In pochi anni, partendo da dei video su Youtube sul make up in cui insegnava a truccarsi, ha messo su un impero e ora ha una linea internazionale di cosmetici.
Amatissima e invitatissima, imitatissima e venerata da milioni anzi miliardi di donne che la stanno coprendo d'oro. E tutto questo in pochi anni!
Per chi non la conoscesse eccola qua. Simpatica, ma non mi pareva niente de che. Eppure caro il mio Luca è quello che va oggi. Da sfatta a fig*na in 15 minuti!!



venerdì 12 novembre 2021

 COME ISPIRIAMO I BAMBINI PIU' PICCOLI AD IMPARARE COSE NUOVE


Ho sempre trovato significativo che i bimbi PRIMA imparano a camminare, POI imparano a parlare. Prima imitano, poi capiscono. In principio insomma era l'azione (come già dicevano Freud, Piaget e compagnia cantante)..

Per farla breve: se vogliamo far felice un bambino e nel contempo cercare di insegnargli qualcosa non basta certo parlare e rimanere ad un livello verbale, dobbiamo FARE qualcosa con lui. Dai, divertiamoci insieme 🤣




 UN PICCOLO DIALOGO

La voce di quella giovane infermiera canterina nei corridoi metteva allegria. Io ero ricoverato da qualche settimana per dei controlli e l’ospedale a volte è un posto così tetro. Ma il canto di quella ragazza scaldava l’atmosfera.
Mi mancaaa da morire questo piccolo grande amoreee...”
Per caso proprio lei si affacciò alla camera per controllare se tutto andasse bene. La chiamai con un gesto per farla avvicinare al mio letto. Avrà avuto 20 – 22 anni. Quando fu vicina sottovoce le dissi:
“Sai cosa dice un proverbio delle mie parti? Che una ragazza che canta cerca marito.”
“Ah no no! Io no! No no no!”
“Perché, è così brutto cercare l’amore ed essere pronta?”
“Io non cerco nessuno!”
“Ascolta il Luca, ho una età che potrei essere tuo zio. Ne ho viste tante nella mia vita e mi sono accorto di questo, che non c’è nulla di male nell’amore.”
“Io non cerco più niente.”
“Non dire così, sei ancora troppo giovane per arrenderti. E ti do una notizia: quello che sarà il tuo amore ti sta cercando.”
“Dici?”
“Ad una condizione, solo se lo stai cercando anche tu potrà trovarti. Vedrai che alla fine ti troverà.”
“Veramente?”
“Non essere triste e non vergognarti se hai bisogno d’amore. Rimani nella luce. Non c’è nulla di male.”
“Nulla di male?”