LA PORTINARA
Alla fine ho ceduto.
Oggi vi racconto un po’ di cazzi miei.
Un paio di mesi fa
Luis, il mio badante-domestico-factotum peruano, ha avuto un ictus, è
caduto ed è morto sul colpo. Una tragedia improvvisa e
imprevedibile. Lo conoscevo da più di dieci anni, tra noi ormai
c’era un bel rapporto. Mi ha spezzato il cuore. Luis, ogni tanto
parlo ancora con te.
Dopo le condoglianze
però avevo un problema pratico: di una persona accanto per qualche
ora io, acciaccato di salute e vivendo da solo, ho bisogno. Con chi
sostituirlo? Volevo un uomo (per quando faccio la doccia, mi
vergogno) e che abitasse vicino. E soprattutto, pio desiderio, volevo
qualcuno di cui potermi FIDARE, anche se fosse solo una illusione.
Non è bello farsi mettere le mani addosso da estranei, provare per
credere. Tante pretese, eh?
La ricerca è
iniziata. Ho sguinzagliato le mie conoscenze, la parrocchia, gli
amici, le associazioni, gli assistenti sociali, i vicini, tutti.
Niente, o persone lontane, iperqualificate o associazioni di badanti
pronte a mandarmi donnone ucraine (che suollevano da terra piiicuolo
uomo italiano). Rispondevano molte donne e nessun uomo. Possibile?
Purtroppo sì e il tempo stringeva.
Adesso dirò
qualcosa di politicamente scorretto: sono giunto alla conclusione che
in un certo senso una donna è “portata” a far da badante, sin da
piccola le danno una bambola da accudire, il fratellino, il marito,
la casa, i figli, i genitori etc. Un uomo no, spacca i muri, trivella
i pozzi, solca i 7 mari, per lui dover stare in casa è una
sofferenza. Questo modo di pensare è antiquato, egoista e pericoloso
(quante vite sprecate) ma la conclusione è ovvia: se si cerca una
“donna” ne trovavo a bizzeffe, un “uomo” no. E alla fine come
ho detto ho ceduto, ma ero quasi disperato.
Ho chiesto alla
portinaia. La portinaia a Milano è una istituzione, non so altrove.
Bada al condominio, smista la posta, sa i *azzi di tutti, nulla
sfugge al suo sguardo. Oggi si tende a sostituirla con i citofoni,
non so però se è un passo avanti, dubito. Trascurare i rapporti
umani la storia insegna che a lungo andare è molto molto dannoso.
Esitavo di
rivolgermi a lei, essendo anche Testimone di Geova. Forse ho dei
pregiudizi, chi mi conosce sa che mi tengo lontano da certi
argomenti. Mi sbagliavo però su di lei, mi sono ricreduto. Nel giro
di 24 ore mi ha trovato (subito!) una brava persona (anche lei
religiosa, ovvio), molto educato e affidabile, con cui mi trovo bene.
Chi vivrà, vedrà.
Se ho trovato la
persona giusta sarà per me come aver vinto all’Enalotto. Insomma,
“W le portinaie!”. E basta con i pregiudizi religiosi.
Depositarie di
antichi segreti, custodi della igiene e morale pubblica, umana
videosorveglianza, filo d’acciaio del tessuto sociale che ci
circonda.