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domenica 29 ottobre 2023

IL QUARTIERE PIU' MALFAMATO DI MILANO

La scelta è ampia. Se infatti chiedete ad un milanese di nominare "il quartiere più pericoloso di Milano" sentirete nomi quali Quarto Oggiaro, Rogoredo, Lambrate, Bovisa e via elogiando. Ognuno sussurrerà una piccola lista di nomi maledetti.

Oggi è cosi ma cento - duecento anni fa era la stessa cosa? Chi deteneva nell'800 il primato di zona più malfamata di Milano?

Non c'era gara, all'epoca il quartiere BOTTONUTO vinceva a mani basse. Un dedalo di viuzze sede di locali equivoci frequentato da contrabbandieri, prostitute e malfattori che oggi manco esiste più.

"Una fogna, una pozzanghera". Tutti i cronisti dei tempi (vedi Paolo Valera - Milano sconosciuta) visitando il Bottonuto ne parlavano malissimo: case fatiscenti, viuzze strette, una sensazione di pericolo perenne, ovunque una puzza terribile.

Il nome stesso era indicativo: "Bottino", da cui il nome del quartiere, era una sorta di fogna a cielo aperto di origine romana, dove la gente faceva pubblicamente i suoi bisogni (che schifo).

L'amministrazione comunale, in un rigurgito di buon senso, decise nel 1935 di radere al suolo tutto per costruirci sopra piazze e bei palazzi (con fin troppa solerzia, borbotta qualcuno).

Oggi di quel vecchio quartiere non è rimasto niente. Ma dove si trovava? Sorprendente: IL BOTTONUTO ERA ADIACENTE AL DUOMO, situato pressapoco tra il Duomo e via Larga. Centralissimo.

Avete presente piazza Diaz, dove oggi svetta il monumento ai Carabinieri? Ecco, lì sotto si trova il Bottonuto.

Il tentativo di riqualificare la zona, la famosa "gentrizzazione", fallì pero miseramente. Se infatti la sera si osserva il Duomo si nota che a destra (dove c'era il Bottonuto) è tutto smorto, a sinistra con la Galleria e i negozi tutto invece è sfavillante.

Come mai? Forse... forse è vero che lo spirito maledetto di un luogo permane nonostante tutto. Puoi spianarlo, demolire tutto, ridipingere ma maledetto era e tale rimane. Oddio mi sto facendo prendere dal passato

Il fantasma del Bottonuto. Fin da ragazzo ho sempre vissuto, soprattutto di notte, quella zona come un deserto, che non faceva complimenti. "Qui c'è qualcosa che non va" mi dicevo pur senza sapere niente.

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