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venerdì 27 ottobre 2023

DIONISIO

 "Zeus, sono incinta."

"Ma è bellissimo Semele, un bambino segno del nostro amore. Però dobbiamo stare attenti, guarda che c'è un problema: se mia moglie Era lo viene a sapere poi sono guai. Non solo per il bambino ma anche per essermi accoppiato con te che sei umana. Noi dei non potremmo... ma tu, tu sei così bella..."

"Ma tu mi ami Zeus?"

"Certo che ti amo e amerò sempre te e il tuo bambino. Non temere, Semele."

"Allora dammi una prova, una prova del tuo amore!"

"Ma certo, cosa vuoi che faccia? Vuoi ricchezze? Ti darò un fiume intero!"

"No molto meno. Fatti vedere, anche solo per un attimo a me che sono una mortale. Voglio vederti in tutta la tua divinità."

"Ahh ehhh... lo sai che i mortali non possono vedere un dio. Per favore. Per favore non posso, non mi chiedere questo, è pericoloso rischio di bruciarti."

"Se mi ami lo devi fare, fatti vedere, voglio contemplare un dio."

"Va bene va bene allora ti farò vedere il più piccolo dei miei lampi, spero che basti."

"Oh, ti ringrazio Zeus!"

(Con molta cautela Zeus emette un piccolo fulmine ma succede quanto era prevedibile. Anche se piccolo, il lampo incenerisce la povera Semele. Zeus, pieno di tristezza e rabbia, disperato riesce a salvare il feto cucendolo all'interno della coscia e poi pensa)

"Questo bambino lo terrò dentro di me e quando nascerà lo chiamerò Dioniso. Lo renderò un Dio, sarà il Dio... del vino. Giusto, per ricordarmi sempre della mia pazzia, la pazzia di avere amato così tanto una donna umana, troppo umana."

(Dosso Dossi 1520, Zeus e Semele)

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