L'IMMORTALITA'

"Io sono Qin Shi Huangdi, il grande imperatore della Cina e tu chi sei, gracile ometto?"

"Mi chiamo Ta Tào, vengo da un paese lontano e volevo vedere il mondo."

"Allora ti voglio chiedere una cosa, Ta Tào. Voglio raggiungere l'immortalità e già ogni mattina ingerisco biglie di mercurio, il metallo eterno. Nel tuo paese cosa fate a proposito?"

"Sublimità, da noi l'immortalità non è un problema, l'abbiamo già raggiunta ma nessuno la vuole."

"Non ci posso credere! Perché? Stai attento a ciò che dici, Ta Tào, non mi prendere in giro o ti faccio tagliare la testa."

"È la verità, Imperatore. Da noi nessuno vuole essere immortale, perché se anche la vita prosegue, il corpo continua inesorabile ad invecchiare. Vivo ma vecchissimo, sempre di più. Le macchine tengono in vita, ma sei ormai bloccato senza avere più forze. Respirare solo con le macchine, imboccati, non potere far altro che guardare il soffitto. Nessuno vuol ridursi così.

"Ma allora non morire è una tortura!"

"Sì Imperatore. Tanto è vero che sono apparse leggi per il diritto a morire, che noi chiamiamo Eutanasia. Le persone arrivano ad un punto tale che vogliono andarsene."

"Perché?"

"La vita è diventata solo sofferenza e le cure mediche Accanimento. In realtà, Altezza, è un'altra cosa quella che tu desideri."

"Attento Ta Tào, non ti allargare. Non avere l'arroganza di sapere quello che pensa un Imperatore."

"Forse tu non vuoi la vita eterna, ma l'Eterna Giovinezza. Questo desideri. Ma il tempo non si può fermare, ogni giorno è un giorno in più."

"Mi rende triste quello che dici, Ta Tào."

"Ma no Eccelso, la Natura ci ha fornito tanti altri modi per vivere per sempre: fare figli, creare qualcosa di bello che ci sopravviverà, piantare un albero alla cui ombra giicheranno bambini, imbottigliare un vino che berranno altri, lasciare un buon ricordo di noi… tante sono le strade per l'immortalità."

"Mmmm. L'Imperatore ci penserà."