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lunedì 30 ottobre 2023

BLADE RUNNER

Nell'ottobre 1982 (un secolo fa, anzi mink! un millennio fa) BLADE RUNNER era il film del momento che si doveva assolutissimamente andare a vedere. La sala del cinema milanese ricordo era pienissima, con tanti giovani che si accalcavano e non c'era più un buco libero.

Tutte le regole civili erano saltate; ma che ne sanno oggi quelli che si guardano sul divano i film su Netflix. Scorsi Franz di Cioccio, il batterista della PFM, che entrato tardi si rassegnò a vedere il film sugli scalini.

Buio. Comincia. La storia la conoscete, all'inizio del 21 secolo vennero costruiti robot virtualmente identici ad un umano, i Replicanti. Anzi, i Nexus 6 erano superiori in forza e agilità rispetto agli ingegneri che li crearono e dopo un sanguinoso ammutinamento, i Replicanti furono dichiarati illegali sulla Terra.

Squadre speciali di polizia – BLADE RUNNER UNITS, di cui fa parte il fighissimo Harrison Ford– hanno l'ordine di uccidere ogni Replicante. Tutto ciò non viene chiamato esecuzione, ma "ritiro". Harrison Ford però si innamora di una di loro e decide di scappare con lei.

Durante la visione rimasi senza fiato, stavo vedendo il futuro vero, quello che stava arrivando, prossimo, non certo quello fantascientifico di Star Trek o 2001. In sala eravamo tutti ammutoliti.

Certo, alcune cose riviste oggi fanno ridere (le acconciature, i vestiti) ma per il resto veramente a volte negli anni successivi l'atmosfera era quella. Per esempio quando sbarcai a Pechino ebbi questa nettissima impressione, di essere capitato in Blade Runner.

L'arte che anticipa la realtà, il finale poi è bellissimo. Anni dopo scoprii che nelle intenzioni originarie il film non terminava cosi, nel Director's Cut era molto piu cupo. Ma la produzione aveva inserito nel finale delle scene iniziali di Shining. Un capolavoro rimanda ad un altro.

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