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domenica 29 ottobre 2023

COME DIRE SI' O NO IN LATINO

Seguendo antichi ricordi liceali, in lingua latina per il sì bisogna dire MAXIME mentre per il no MINIME.

Anche io ricordo aspetti bizzarri a proposito del sì e no latini, che mi rendevano perplesso sin da adolescente:

Prima stranezza: erano due parole assai poco usate, tanto che le avevo dovute cercare sul vocabolario. Incredibile.

Seconda stranezza: sono due parole lunghe, mentre di solito sì e no sono parole cortissime in tutte le lingue.

Terza stranezza, forse la piu sorprendente: Maxime e Minime sono due avverbi, traducibili con massimamente e minimamente. Non è proprio un Sì e No deciso, è un quasi sì o un quasi no. Questi latini visti così sembrano tipi indecisi a tutto.

Quarta stranezza: la derivazione dal latino all'italiano è piuttosto evidente (Maxime > Sì e Minime > No), anche se a onor del vero molti fanno discendere l'italiano Sì dal latino Sic (= così). In ogni caso la patina "relativista" nel passaggio all'italiano non si sa perchè ma è sparita. Sì e No oggi non ammettono più incertezze.

Quinta stranezza: nel mondo odierno ho riscontrato la stessa cosa in due lingue, l'inglese formale e il giapponese, soprattutto per il No. Un giapponese e un inglese formale infatti non diranno No, piuttosto useranno perifrasi come "sì, però…" oppure "sebbene sia fondamentalmente d'accordo, qualcosa non mi convince…". Oh come sono educati. Chiedere a Francesco Baldessari che ve lo spiega meglio.

Sesta stranezza: è strana comunque questa mancanza di certezze in due parole così importanti. Forse i latini, da cui discendiamo tutti noi, erano un popolo con più dubbi, educato e possibilista di quel che sembra. Mah

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