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lunedì 30 ottobre 2023


LA BELLEZZA SALVERA' IL MONDO?


Certo e ti dico di più: 
la bellezza ha già salvato il mondo. Se moltissimi tra quelli che leggono sono vivi lo si deve proprio alla bellezza: non sto parlando di qualcosa di metafisico o mistico, intendo proprio la bellezza fisica.

Mi spiego: nell’antichità il vaiolo era la malattia più letale, a ondate misteriose e mortali colpiva violento. Febbre alta, emorragie interne, bolle. Contagiosissima, un malato su sei moriva, tra i bambini poi era una strage e chi sopravviveva poi ne portava sulla pelle i segni deturpanti per tutta la vita.

(un esperimento che oggi non si potrebbe più fare: due fratelli, uno vaccinato e l‘altro no)

Il vaiolo ebbe per esempio un ruolo assoluto nella Conquista delle Americhe, ne ammazzò più lui che la spada. Viaggiava velocissimo e spesso precedeva i Conquistadores, che entravano in villaggi deserti. Erano morti tutti.

La “pustolosa” senza pietà colpiva tutti, belli e brutti, ricchi e poveri e non c’erano rimedi. Nessuno pareva salvarsi dal flagello tranne... le lattaie! Proprio quelle che mungevano le mucche e vendevano il latte. LA RINOMATA BELLEZZA DELLE LATTAIE, per cui nessuna veniva colpita dal vaiolo e conservava la pelle liscia. Fama che ha attraversato i secoli: anche oggi quando pensiamo ad una lattaia immaginiamo una bella contadinotta con la pelle candida e le guance rosa.

La liscia bellezza delle lattaie era proverbiale e ha affascinato molti pittori, tra cui Vermeer

(probabilmente una lattaia anche lei)

Anche il medico Eduard Jenner nel 1700, colpito dalla loro bellezza, ne investigò il motivo.

Iniziò un lungo processo pieno di prodigiose intuizioni e tentativi che portò anni dopo ai primi “vaccini” (termine che deriva appunto da “vacche”) descritto da altri su Wikipedia, per cui non mi dilungo.

Tutto il mondo venne vaccinato e nel 1980 la malattia fu finalmente dichiarata sconfitta dall’Onu. Fu una grande vittoria dell‘umanità ma festeggiata con cautela: solo l’Italia ha 5 milioni di dosi pronte di scorta. Non si sa mai. Tutti noi boomer abbiamo ancora sulla spalla l’orgoglioso segno dell’antivaiolosa.

Insomma, la bellezza non solo salverà il mondo, come diceva Dostojevsky, ma lo ha già salvato. Jenner vide qualcosa di bello e pensò che c’era un motivo profondo. A lei dedicò la sua vita, questa bellezza non era un caso, aveva un senso.

AFFASCINANTE

La sonda Rover atterrata su Marte invia immagini notturne delle stelle e della via lattea direttamente dal pianeta rosso. Sono rimasto senza fiato. Da tempo non vedevo qualcosa di così bello e misterioso, un cielo che nessuno ha mai visto prima.

SBARAZZARSI DEI REGALI DELL'EX

Oddio penso di no. Spero non sia obbligatorio, altrimenti sai quanti maglioni, robine e libri dovrei eliminare?

E poi se mi capitano sott'occhio un ricordo dolce affiora. Ci credevo veramente. Già la vita è amara, volete levarmi pure un sorriso in questa valle di lacrime?

Ovvio che il passato è passato, ma talvolta è bello naufragar in questo mare 🙂.

Una cosa però mi sento di consigliare: serbate questi ricordi per voi. Non ho mai infatti capito esattamente il motivo, ma le donne sono estremamente territoriali.

E quando entrano per la prima volta in casa tua, vedi che con volto angelico scrutano severe il nuovo territorio, per eliminare senza indugio tutto ciò che non garba. Sono dotate di radar "anti zoccola" molto raffinati.

"Da dove arriva quello?"

"Boh e chi si ricorda? Ce l'ho da tanto tempo, ormai mi son dimenticato."

"Sicuro?"

"CertoGuarda che bei fiori ti ho preso!"

CONCETTO

Un moto di commozione mi sale dal cuore quando ripenso a lui, l'arbitro CONCETTO LO BELLO. Negli anni '60 questo siracusano tutto d'un pezzo era il top assoluto degli arbitri italiani.

Bravo, autorevole, giusto, carismatico, riusciva a far rispettare le sue decisioni arbitrali senza cedere di un passo. Anche quando sei solo, certi giocatori primadonne fanno i pirla e tutto lo stadio mette in dubbio le virtù di tua mamma e di tua moglie.

Ma lui andava avanti per la sua strada. Un uomo deve avere una grande forza interiore per resistere e comportarsi così. Quindi Concetto Lo Bello rimane un esempio e idolo indiscusso. Minkia!

CONDUCI UNA VITA LINEARE?

Certo e mio malgrado come tanti sono diventato un acrobata. Fare l'equilibrista non è che fosse proprio il sogno della mia vita ma questo è. Per cui la mia vita è sì lineare, ma mi sento sempre in bilico.

Ogni giorno è una fatica nuova. Tra l'altro ho scoperto che sul filo bisogna camminare da soli.

ARTE

"
Giuliano, penso che ho un lavoro adatto a te."

"Dica Maestro Bernini. Sempre pronto."

"Hai solo 25 anni e sei uno dei miglior allievi della mia bottega. È un po' che ti osservo. Ho notato che sei molto bravo con il marmo, riesci a realizzare finemente tanti dettagli, come va di moda oggi. Le tue perle sembra quasi non tocchino la pelle."

"Ho solo imparato da lei, Maestro Bernini, solo qui nella sua bottega di Roma potevo apprendere come scolpire nel marmo sfoglie, forature e capelli. Il suo Ratto di Proserpina per me è insuperabile, come ha fatto a scolpire le mani? Sembra che affondino nella coscia di marmo."

"Imparerai. Ora è tempo di dimostrare il tuo valore, Giuliano Finelli. Che ne dici di scolpire il busto funebre di Maria Barberini?"

"Ah sì, quella ragazza che è morta di parto. Molto giovane."

"Mi hanno appena assegnato questa commissione e ho pensato a te."

"Onorato Maestro Bernini, farò del mio meglio."

"Ti lascio massima libertà. Al limite alla fine darò qualche ritocco ma mi fido pienamente. Ho visto che sei molto bravo a scolpire l'attaccatura e i ricci dei capelli e il pizzo dei vestiti anche se sei giovane. E in fondo cosa c'è di meglio di un giovane per ritrarre la giovinezza?"

(Giuliano Finelli, busto di Maria Barberini Duglioli, 1627, oggi al Louvre di Parigi)

QUENTIN

Quentin Tarantino, il famoso regista, una volta chiesero che tipo di film girava.

Lui diede una risposta che mi rimase impressa: "Giro film che mi sarebbe piaciuto vedere da ragazzo!"

Quelli che insomma lo divertivano, gli piacevano, che lo tenevano incollato alla sedia. E chi se ne frega della realtà storica, del politicamente corretto, della verosimiglianza. L'importante è divertirsi.

Guardate che è qualcosa di più difficile di quello che si pensa. Siamo continuamente disturbati da "questo non va bene e questo forse non è vero, non sta bene" e via limitandosi, la maestrina che c'è in noi è terribile.

Con il risultato finale però che tu non ti divertirai. E ho scoperto che SE NON TI DIVERTI TU NON SI DIVERTIRÀ NEANCHE IL LETTORE. Strano ma è così.

Che verità, in certi momenti bisogna lasciarsi andare. Bizzarro consiglio. Grazie, Quentin!

BOBO

E'  scomparso Sergio Staino, il creatore di Bobo, e ripensare alle sue strisce mi ha strappato un sorriso.

Staino ha fatto molte cose nella sua vita, è stato sceneggiatore, fumettista, regista, direttore dell'Unità, del settimanale satirico Tango (il papà di Cuore) ma il suo nome resterà per sempre legato a lui, Bobo.

Vagamente somigliante a Umberto Eco, Bobo era il prototipo del comunista italiano. Con le sue battute arrivava dove non riuscivano lunghi discorsi.

Per noi giovani di sinistra (da giovani è inevitabile andare con il cuore da quella parte) Bobo era un mito concreto, non era certo un personaggio immaginario.

Addio Sergio, mi hai fatto sognare un mondo diverso, non ti dimentico.

BLADE RUNNER

Nell'ottobre 1982 (un secolo fa, anzi mink! un millennio fa) BLADE RUNNER era il film del momento che si doveva assolutissimamente andare a vedere. La sala del cinema milanese ricordo era pienissima, con tanti giovani che si accalcavano e non c'era più un buco libero.

Tutte le regole civili erano saltate; ma che ne sanno oggi quelli che si guardano sul divano i film su Netflix. Scorsi Franz di Cioccio, il batterista della PFM, che entrato tardi si rassegnò a vedere il film sugli scalini.

Buio. Comincia. La storia la conoscete, all'inizio del 21 secolo vennero costruiti robot virtualmente identici ad un umano, i Replicanti. Anzi, i Nexus 6 erano superiori in forza e agilità rispetto agli ingegneri che li crearono e dopo un sanguinoso ammutinamento, i Replicanti furono dichiarati illegali sulla Terra.

Squadre speciali di polizia – BLADE RUNNER UNITS, di cui fa parte il fighissimo Harrison Ford– hanno l'ordine di uccidere ogni Replicante. Tutto ciò non viene chiamato esecuzione, ma "ritiro". Harrison Ford però si innamora di una di loro e decide di scappare con lei.

Durante la visione rimasi senza fiato, stavo vedendo il futuro vero, quello che stava arrivando, prossimo, non certo quello fantascientifico di Star Trek o 2001. In sala eravamo tutti ammutoliti.

Certo, alcune cose riviste oggi fanno ridere (le acconciature, i vestiti) ma per il resto veramente a volte negli anni successivi l'atmosfera era quella. Per esempio quando sbarcai a Pechino ebbi questa nettissima impressione, di essere capitato in Blade Runner.

L'arte che anticipa la realtà, il finale poi è bellissimo. Anni dopo scoprii che nelle intenzioni originarie il film non terminava cosi, nel Director's Cut era molto piu cupo. Ma la produzione aveva inserito nel finale delle scene iniziali di Shining. Un capolavoro rimanda ad un altro.

COSA VUOL DIRE SCIOVINISTA

Nicolas Chauvin era un soldato che partecipò a tutte le battaglie napoleoniche, nessuna esclusa.

Rimase ferito 17 volte, con numerose fratture e l'amputazione di quasi tutte le dita, ma anche se malconcio ne uscì sempre vivo.

Insomma, un soldato francese che ha dato tutto per la sua patria. Fu pure premiato da Napoleone in persona che gli assegnò una pensione di 200 franchi.

Dal suo nome è nata la parola Sciovinismo, un nazionalismo fanatico che va oltre il patriottismo. La difesa senza se e senza ma della propria nazione, che ha sempre e comunque ragione.

Le ragioni degli altri paesi se sei sciovinista semplicemente non esistono. E se ai nostri occhi lo sciovinismo sembra un atteggiamento miope e quasi ridicolo, bisogna tristemente ammettere che oggi, in forma strisciante è molto diffuso.

La si nota molto bene questa chiusura reciproca nel conflitto Israele/Palestina, tutti hanno ragione e gli innocenti ci vanno di mezzo.

Ritorniamo al soldato Chauvin, che ha dato il nome al fenomeno. Con mia grande sorpresa questo combattente eroico e leggendario..in realtà..non è mai esistito! Nessuno lo ha mai visto, eppure molti artisti lo hanno anche descritto e perfino disegnato.

Insomma, sembra quasi una metafora e anche molto significativa: lo sciovinismo, l'esasperato nazionalismo si basa sul niente, su una leggenda, non esiste, non ha fondamento. Fa riflettere.

Attenzione peró, lo dico perché in questo campo fraintendersi è facile, IL PATRIOTTISMO NON È SCIOVINISMO. Impariamo a distinguere: difendere interessi, confini, popolo, storia e tradizioni del proprio paese è lecito e non va disprezzato. C'è una bella differenza tra l'egoismo e il rispettare se stessi.

(Un reboot)

PERCHE ' SIAMO COSI' AFFASCINATI DALLA BELLEZZA

 Sembra che il sole stia fermo, sembra, in realtà gli scienziati hanno scoperto che anche lui rotea su se stesso e che alcune parti girano più lentamente di altre.

Come la tua gonna, bambina mia. Quando fai la piroetta la tua cintura è veloce ma la gonna rotea più lenta e nasce un movimento bello. Non è meraviglioso tutto questo, che il sole nel cielo e la tua gonna ubbidiscono alle stesse leggi?

Come i vortici che si creano nel cappuccino quando lo mescoli, come le spirali delle galassie, le chiocciole delle lumache, i petali delle rose

Una volta un poeta scrisse che noi siamo stelle in polvere, c’è un infinito sottile dentro di noi.

Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande siamo uno, amore mio, valgono le stesse armonie, le stesse leggi matematiche. Fai ancora una giravolta, tesoro mio. Possa tu scoprire l’infinito dentro di te, la felicità che non finisce mai.

("Ballerina in Verde" di Edgar Degas, una ballerina di 14 anni del 1884)

UNA FOTO CHE MI HA SORPRESO

 Uno non so, l'altro è l'arcangelo Peter Gabriel

UNA RECENSIONE MEMORABILE

Il mio libretto "Tigri siberiane in amore" (in cui descrivevo le esperienze sulla Transiberiana), autopubblicato in 200 copie regalate agli amici, fu nel mio piccolo mondo antico un successo. Anzi, un successino 🙂.

Forse perchè conteneva molte foto, il tono leggero malgrado la fatica fisica, la descrizione di paesi sconosciuti quali la Mongolia (senza dimenticare Russia e Cina), ma insomma notai che questo resoconto di viaggio era piaciuto abbastanza. E vai!

Orbene, successe qualcosa peró che non mi aspettavo: mentre parlottavo con un amico, in salotto entrò suo figlio di 10 anni che disse giulivo: "Hey Luca lo sai che ho letto il tuo libro? Bello, mi è piaciuto!"

Sono rimasto di sasso e con la bocca aperta. "Ma… ma io non ho scritto per i bambini -pensavo-, era solo per gli adulti… oddio ". Un bambino aveva avuto tra le mani il mio libro.

"Cosa c'è di strano?" Vi farà ridere ma per me quelle parole furono agghiaccianti. Mi resi infatti improvvisamente conto dI una verità valida anche per me che ero alle prime armi: IL PUBBLICO NON TE LO PUOI SCEGLIERE.

Mi spiego. Quando scrive, uno si immagina sempre un lettore che gli somiglia ma poi scopŕe che le cose non stanno proprio cosi, che in realtà non sai chi la vedrà e come la userà. Sembra una banalità ma ha conseguenze pratiche importanti.

Porto un esempio pratico per capirsi. Prendete quello che succede su internet: leggo spesso risposte e commenti farciti di parolacce, volgari, provocatorie, insultanti, quasi che incitano all'odio. Qualcuno sembra che si diverta ad essere cosi. Mi chiedo, raccomandare cautela ed educazione è troppo?

"Ma va, sono solo parole!" Sicuro? Certo che non verrai strumentalizzato? Che qualcuno non le userà? Se le vedesse un bambino diresti le stesse cose? È il caso di certi termini? Non puoi selezionare chi leggerà le tue parole.

"Ma se non interviene la Moderazione mi devo automoderare io?"

LE LINGUE PIU' CONOSCIUTE DAGLI ITALIANI 

Beh vediamo… molto diffuse sono la lingua lunga, la lingua biforcuta, la mala lingua, la lingua tagliente e in Italia va forte anche il pelo sulla lingua.

Ci sarebbe tanto da dire ma queste sono conosciute da tutti ed è meglio frenare la lingua. E come da bambino ammoniva severa mia nonna "la lingua è senza ossa ma riesce a romperle tutte. Statènto!"

Ce l'ho qui sulla punta della lingua!


I TARTAROCCHI

Se le cose mi vanno male ho già una 
via di fuga. Indosso il cappello a punta con le stelline, mi faccio crescere il barbone, tunicone mistico e giro per le sagre di tutta Italia col mio tendone da Psicomago

Il cartello per incuriosire dirà: "Passante, prova le sole immagini al mondo che sveleranno il tuo io profondo: I TARTAROCCHI! Scopri la tua personalità, conosci te stesso. Le uniche carte che uniscono il meglio del passato con il futuro. Perchè Tartaro è mago e psicologo insieme ed è al tuo servizio."

Ed è tutto vero. È infatti da quando ero studente che ho via via perfezionato una lettura squisitamente psicologica di queste carte e ho elaborato un test tutto mio. Lo so usare ormai più del Rorschach (quello delle macchie)

Da sempre uso a proposito i tarocchi Rider Waite che secondo me sono i migliori, molto evocativi.

I tarocchi sono disprezzati dagli studiosi ma secondo me fanno male. Tanta ma tanta gente si rivolge a loro con fiducia anche se rischia di incontrare ciarlatani. Non lasciamoli soli.

Ho fatto centinaia di volte i Tartarocchi in vita mia e nessuno si è mai lamentato. Anzi molti erano stupiti del risultato, guardavano le carte che erano venute fuori e dopo le fotografavano.

"Non avrei mai pensato"

EDIT: se qualche collega psicologo fosse curioso di sapere come si fanno i Tartarocchi mi scriva in pvt, qui è un po' lunghina