Visualizzazioni totali

giovedì 31 ottobre 2019



LA MODA DEL FORLA

Non mi ricordo se nel quartiere Forlanini negli anni ‘70 vigesse una moda particolare per l’abbigliamento, ma rammento una mia nettissima sensazione: in quegli anni il mondo dei “ggiovani” in Italia era nettamente spaccato in due.

Da un lato c’erano quelli che pensavano a divertirsi, che si recavano in discoteca, sballavano con l’alcool, stavano molto attenti al look, di destra, Febbre del Sabato Sera, discomusic e musica italiana etc.
Dall’altra parte c’erano invece quelli impegnati, che partecipavano ai dibattiti politici, sballavano con la droga, trasandati (“casual, prego”), zecche di sinistra, cantautori musica rock etc.

L’ho fatta breve e ho semplificato ma chi era giovane negli anni ‘70 sa di cosa sto parlando. La divisione era netta: o stavi di qua o di là; io ero nel gruppo “zecche” per la cronaca. I due gruppi bene o male si equivalevano e i vestiti li identificavano da lontano.

Chiedo pertanto aiuto alle fanciulle in ascolto, notoriamente più attente, all’epoca come bisognava vestirsi? Quali capi andavano per la maggiore? So benissimo che l’abito fa il monaco e prima ho detto di no ma potrei sbagliarmi, ma esisteva il Look Forlanini? Quante tragedie davanti allo specchio. “Vado bene se esco così?”

Io per esempio ricordo per la mia “parte” jeans a zampa di elefante (sempre odiati, stanno bene solo a chi è spilungone), camicie militari, loden verde con i tagli alle maniche (comodo, potevi grattarti le balle senza essere visto), scarpe timberland. Per le ragazze gonne a fiori, zingarate e capelli ricci.
Ovvio che dall’altra “parte” cambiava tutto. Il diavolo veste Prada...anzi, Fiorucci e Naj Oleari!

(nella foto d’epoca occhio al look)





Nessun commento:

Posta un commento