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lunedì 7 ottobre 2019

IL DIAVOLO ENTRA NEL QUARTIERE FORLANINI

“Fuori i nomi! Voglio nomi, cognomi e soprannomi!”

“Ma Luca io non li so…oramai è passato tanto tempo. Chi si ricorda più…”

“Non dire fesserie, Antonio! Quando a metà anni ‘70 la droga è entrata nel Quartiere Forlanini tu sei stato uno dei primi ad essere tentato, me l’hai detto tu stesso una volta. E’ stata un’onda nera che ha travolto il quartiere.”

“Luca, c’era da aspettarselo, con tutti quei bambini diventati adolescenti c’era un mercato potenziale della Madonna.“

“Lo immagino, però ora voglio sapere chi sono i FdP che sono entrati in quartiere con l’eroina. Devono pagare il male che hanno fatto!”

“Mica erano pochi. So solo che venivano tutti da Viale Ungheria, uno spaccio a cielo aperto. Iniziò a circolare roba leggera a basso prezzo, poi ricordo fecero il solito trucchetto, che ho visto ripetere tante volte.”

“Cioé?”

“All’improvviso spariva tutto, c’era una forzata e assoluta astinenza. Durava qualche giorno in cui stavano male tutti. La maggior parte dei ragazzi ne approfittava per allontanarsi ma quei pochi che restavano... faceva il famoso salto nel buio e si perdevano.”

“Edo dov’è ora?”

“In comunità in Francia a disintossicarsi.”

“Mario?”

“In carcere per spaccio.”

“Simonetta?”

“In ospedale con l’Aids. La vado a trovare ogni tanto, sta morendo.”

“Il Patata?”

“Morto per overdose.”

“Antonio, ma questo è un bollettino di guerra! Poveri amici miei. Famiglie distrutte, vite rovinate… Perché chi doveva vigilare sulla sicurezza dei ragazzi non ha vigilato?“

“Luca il problema era anche che il nostro è un quartiere aperto, difficile da controllare.”

“E pensi che basta una spiegazione così? Cazzo! Cazzo! Cazzo!!!”

“Luca, è tutto passato ora.”

“Non è finita! Non è finita!”

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