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martedì 22 ottobre 2019

LE BAMBINE SI DIVERTONO A CIELO APERTO
Per arrivarci dovevi scalare una piccola montagnetta e in alto sul cucuzzolo trovavi uno spazio quadrato di granito liscio e recintato. Era una spianata accessibile a tutti, non molto grande (come l’area da rigore di un campo da calcio per intenderci) ma ben visibile dai palazzi intorno che la circondavano.
Una liscissima pista di pattinaggio pensata apposta per le ragazze, dove le adolescenti del quartiere si sfidavano in acrobazie sui pattini a rotelle tra grida e urla di incoraggiamento. Quante gare!
Sempre sia lodato chi l’aveva ideata. Un colpo di genio che risolveva tanti problemi con un minimo sforzo. L’ennesima dimostrazione di un Quartiere pensato per bambini... e bambine.
Ogni tanto c’erano dei maschi che organizzavano partitelle di pallone ma, a parte il fatto che era una chiara invasione di “campo”, prima o poi il pallone per un tiro sbilenco finiva nel cortile della vicina caldaia e per recuperarlo bisognava scavalcare le grate. Mica facile, meglio andare da un’altra parte.
“Ecco, bravi!”, dicevano accigliate le fanciulle vedendoci andare via.
C’era poi una altissima torre, visibile dalla Tangenziale, che sovrastava il campo. Chissà che vista si godeva da lassù. D’inverno sbuffava fumo, segnale che le case erano riscaldate.
Tanti anni fa vedevo la spianata dal salotto di casa mia e sempre notavo che era piena così di adolescenti. Adesso invece è deserta, quelle che schettinavano sono cresciute e sono andate via.
Ricordo una ragazza col gonnellino rosso e i capelli lunghi, quando volteggiava faceva sognare.


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