Visualizzazioni totali

sabato 12 ottobre 2019



LA SIGARETTA
“Ti ricordi la tua prima sigaretta?”
“Certo, me l’aveva prestata un amico. Era tempo che ci facevo la posta.”
“Perché non ne hai presa una da tuo padre?”
“Naaah troppa paura. E se le contava? Se si accorgeva che ne mancava una? Meglio un amico.”
“E come è andata?”
“Ero così deficiente che l’ho provata in casa, pensa, al gabinetto con la finestra aperta. Pensavo bastasse.”
“Lo senti quel coro in lontananza?”
“No, quale coro?”
“Quello che canta “sceeemo sceeemo...”. Senti?”
“Ah, forse lo sentivo anche allora. Ma volevo provare a tutti i costi. Me la fumai tutta in silenzio, buttando la cenere nel lavandino.”
“Aspiravi?”
“No no, mi limitavo a tenere il fumo in bocca. Dopo qualche secondo lo buttavo fuori, come avevo visto fare dagli attori nei film, verso il finestrino aperto.”
“Come ti è sembrata?”
“Devo essere sincero? Una delusione. Molto amara. Tutto qui? Chissà che mi credevo. Ti lasciava un saporaccio in bocca. Non ne ho fumate altre ma il casino è scoppiato lo stesso.”
“Si sono accorti. Pirletta!”
“Non lo sapevo, ma una persona che fuma ha i vestiti che puzzano. Lascia una scia dietro e il naso di mia madre se ne accorse subito. Che pippone dopo!”
“Ma dopo hai fumato ancora, vero?”
“Ogni tanto, come ti ho detto non mi era piaciuto molto. Solo in compagnia. In compenso avevo imparato un trucchetto figo!”
“Sarebbe?”
“Se mi riempivo la bocca di fumo e davo dei piccoli colpetti con la lingua uscivano gli anelli di fumo. Beeeelli...”
“Dilettante. Giorgio li faceva uscire dalle orecchie.”
“Ah vabbè. Comunque come la vedo oggi, quella è stata una prova per diventare adulti. Può sembrarti sciocco ma per accendere quella sigaretta ho dovuto vincere dentro una paura, ci è voluto del coraggio. Ero da solo.”
“Ma cosa ti aspettavi?”
“Non lo so. Forse… sembrare grande!”


Nessun commento:

Posta un commento