MO’ VE LO BUCO ‘STO PALLONE!
Roccatagliata fece
uno dei suoi tiri balenghi ma questo era più sbilenco del solito e
la palla si infilò dentro una finestrella aperta. A farlo apposta
non ci sarebbe riuscito.
Era il bagno dei
Misuraca, comandati da un rabbioso capofamiglia. Si udì qualcosa
rompersi e una bestemmia in aramaico.
“Oh cavoli e
adesso?”
“Ragazzi mi
spiace.”
“Come riprendiamo
il pallone?”
Maurizio Iezzi aveva
appena finito di dire la frase che dal portone di Pecorini 4 sbucò
un Misuraca incazzatissimo, in canottiera e pantaloncini. Urlava
sempre di solito contro di noi ragazzini come un babàu, ma quel
giorno era nero e faceva paura.
Ma soprattutto….in
una mano teneva il nostro pallone e nell’altra un coltellaccio da
cucina! Con un urlo satanico squarciò il pallone che poverino si
sgonfiò con un lamento.
Noi eravamo a
distanza di sicurezza ma vedemmo tutto.
“Nooooo!”
“Il pallone!”
Campassi cent’anni
non lo dimenticherò mai. Povero pallone!
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