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lunedì 7 ottobre 2019

I BAMBINI AL CENTRO
Per me all'epoca era naturale: il parco giochi si trovava al centro della nostra "isola", facilmente controllabile e visibile da tutti. Era chiuso dal Custode del n° 8 alle 20, chiusura simbolica perché avresti potuto scavalcare le grate facilmente ma dal significato deciso e intuibile: dopo quell'ora i bravi bambini restino a casa.
Se ci penso un attimo però la posizione tanto naturale non lo è: mettere al centro un parco giochi e non una fontana, un parchetto con panchine, una chiesa, una statua, un bar etc significa che in questo quartiere per famiglie i bambini erano al centro, erano la cosa più importante.
Un messaggio per le mamme. La vocazione familiare del quartiere si notava poi dal fatto che, malgrado ci fossero strade asfaltate, le macchine non potevano circolare. I bambini erano liberi, ma dovevano anche sentirsi protetti.
E i bambini, che scemi non sono, lo capivano benissimo e organizzavano a modo loro grandi giochi, finalmente.
Un quartiere senza locali notturni, senza un cinema, un locale...Che noia! Per quelle cose andate altrove plis, qui ci sono i bambini.
(nella foto del 1972 il giovane portiere Luca Tartaro, destino ahimè degli occhialuti fare il portiere, stupisce il mondo col suo balzo felino)


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