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venerdì 1 novembre 2019


LA MENARESTA DEL LAMPRO
(un dialogo tra Luca Tartaro e Piero Angela sul nostro territorio)

LT: “Madonna mia che schifezza è il fiume Lambro. Tutto pieno di schiuma e rifiuti. Ignobile.”
PA: “Ma che dici, Luca?”
LT: “Ho visto un angolo mentre passavo accanto alla Trattoria Monluè, ci ho dato solo una occhiata e mi è bastata.”
PA: “Eppure il nome Lambro deriva dal greco Lampros che significa brillante, chiaro, pulito. Viene giù dalla Brianza bello pulito, pescoso e potabile.”
LT: “Prova a bertelo adesso il Lambro. Ci vediamo al Pronto Soccorso.”
PA: “Un triste epilogo per una città, Milano, all’origine nata come Mediolanum proprio sopra l’incrocio dei fiumi Olona e Lambro, che dopo sfociano nel grande Po.””
LT: “Buono l’Olona, altra fogna a cielo aperto.”
PA: “Ma non c’è da preoccuparsi, l’acqua da noi non manca. Tutto il nostro quartiere sotto un primo strato di terra galleggia sull’acqua. Anzi, a ben vedere è la Pianura Padana che galleggia sull’acqua.”
LT: “Acqua inquinata.”
PA: “Solo a livello superficiale. Come dice Che Guevara, bisogna conoscere il territorio. Prendi la Menaresta per esempio.”
LT: “La Mena cosa?”
PA: “La sorgente brianzola da cui nasce il Lambro, vicino al parco del Ghisallo, dopo Asso. Vacci con la famiglia una domenica, è una bella gita nel parco. Si chiama Menaresta perché dalla sorgente l’acqua esce (Mena) e poi si ferma per qualche minuto (Resta). Se tu avvicini l’orecchio senti infatti come un grande pentolone che si riempie blblblbl e poi quando è arrivato al limite si svuota.”
LT: “Come la vescica per la pipì. E perché è un esempio?”
PA: “Perché ci avevano costruito delle case vicine che avevano avvelenato la sorgente. E poi ditte, altre case, fogne. Il Lambro non ce l’aveva fatta più. In 50 anni tutti i pesci sono spariti.”
LT: “Eh lo so. Anche alla Trattoria Monluè una volta pescavano le rane per il risotto. Poi basta.”
PA: “Ma qualcuno si è reso conto dello scempio, allora hanno messo dei depuratori, fissato delle regole, smesso di costruire e l’acqua pian piano è tornata pulita. Si iniziano anche a vedere dei pesci!”
LT: “Ma non ho capito dov’è la morale. Mettere dei depuratori?”
PA: “Vedi Luca, noi in fondo siamo come il Lambro. Nasciamo belli, puliti. Limpidi, làmpros. Poi però la vita ci sporca, ci inquina, ci porta al brutto. Ma non tutto è perduto e il Lambro ce lo insegna: bisogna lavorare e impegnarsi ma tornare belli come una volta si può!”



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