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domenica 24 novembre 2019

SE TU FOSSI IMPRIGIONATO E CONDANNATO ALL'ERGASTOLO PER UNA COLPA CHE NON HAI COMMESSO, COSA FARESTI? COSA TI SPINGEREBBE AVANTI? COME REAGIRESTI?
Posso rispondere, ma forse non come intendi.
A 36 anni ho scoperto di avere una grave malattia neurologica, la Sclerosi Multipla, e in una forma pure aggressiva. E' una malattia di cui non si conosce la causa (esistono, esistono…) e allo stato attuale non c'è cura.
La faccio breve, altrimenti sai che sugo. Oggi dopo 20 anni sono in sedia a rotelle, il lavoro è andato a ramengo, i rapporti amorosi anche. Esco pochissimo e sono confinato in casa, dove vivo da solo con grandi difficoltà.
Sono stato condannato alla Detenzione Domiciliare perpetua e senza che ne avessi alcuna colpa (a meno che in una vita passata fosse Hitler, ma non credo a queste cose).
Mi suicido allora? No. Giornate tristi ci sono ma tiro avanti. La realtà è che MI SONO ADATTATO. Ho i miei piccoli progetti, le mie gioie, la vita ha lo stesso un senso.
Paradossalmente per esempio ho tantissimo tempo libero e sta a me sfruttarlo al meglio. Mi piace scrivere e ho pubblicato un paio di libri. Nel mio piccolo sono stimato e sento tanto affetto. E recentemente è tornato anche l'amore.
Ti adatteresti anche tu, ti assicuro. Non so come (ognuno è un caso a sè) ma ti adatteresti. L'essere umano è per definizione un animale adattabile e vuole sopravvivere. Non è certo la vita che volevo ma è pur sempre la mia unica vita e dipende da me se viverla o meno.


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