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sabato 16 novembre 2019


HAPPY DAYS

Alle 19.00 i giovani di tutto il Quartiere Forlanini mollava il colpo, qualunque cosa si stesse facendo ci si fiondava davanti alla Tv.
Su Rai 1 iniziava una nuova puntata di Happy Days e chi se la perdeva? Un rito che sospetto ci accomunava a tutta Italia.

Happy Days ha lasciato il segno. E’ stato il telefilm giusto al momento giusto, meglio di “Starsky e Hutch” o “Spazio 1999” o i “Jeffersons” (grandi) o “Mork e Mindy” o “Charlie’s Angels” etc.
Il sogno di vivere in America negli anni ‘50, quando tutto sembrava ancora possibile e divertente, in tutti noi è lì che ha messo radici.

Tra i personaggi presentati, ognuno aveva ovviamente il suo preferito. Il mio era Ricky, il biondino apparentemente principale protagonista. Un po’ imbranatino, timido ma intelligente. Impossibile per me non identificarmi. Oggi però vedo che tendo più a capire il suo pacioso papà, il signor Cunningham. Chissà perché :) .

Ma il vero idolo era lui, Fonzi. Tutti in ginocchio davanti a lui. In Quartiere c’era un ragazzo che si chiamava Fonzo, invidiatissimo perché tutti lo chiamavano Fonzi.
Giubbotto di pelle, ciuffo a posto, modi sicuri, gran conquistatore e grande amico. Avercene!




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