UNA MIA CATTIVA ABITUDINE

Quando Luca si è accorto di questa sua cattiva abitudine, carissimi, ci è rimasto molto ma molto male: era cresciuta in lui piano piano, subdolamente. All’inizio era solo uno scherzo, poi era diventato un rituale che impiegava quasi tutto il tempo. La consapevolezza di questa cattiva abitudine in lui fu uno choc, uno schiaffo a mano aperta.

L’abitudine era questa: quando leggeva un giornale, la prima cosa che Luca andava a vedere erano sempre i NECROLOGI. “Vediamo chi è morto oggi”. Spulciava i nomi per vedere se conosceva qualcuno e si dilettava nel leggere con cura i trafiletti. Poi se avanzava tempo si dedicava anche al resto.

Gusto dell’orrido? Depressione incipiente? Necrofilia? Pettegolezzo maligno? Altro? Qualunque cosa fosse questa mania di leggere i necrologi se la doveva far passare. Vogliamo vita, non morte! Per molto dunque il vostro affezionatissimo analizzò se stesso e quando apriva il giornale si imponeva di leggere prima articoli ed editoriali e solo alla fine i necrologi.

Ci mise qualche tempo, costanza e molta pazienza ma alla fine ci riuscì. Analizzando in silenzio questa sua tendenza scoprì anche alcuni risvolti interessanti su se stesso, robe personali. La recente diffusione poi dei quotidiani on line ha fatto sparire questa rubrica ma è indubbio: ogni volta che ne prende in mano la versione cartacea Luca sente stuzzicare in sé l’antico demone, domato ma mai sconfitto, che rialza la capuzzella.

E statte cheto!