Visualizzazioni totali

domenica 4 settembre 2022

 LA MERITOCRAZIA IN ITALIA ESISTE?

Ma non penso proprio, sconfessatemi se potete, che il merito da noi sia mai stato premiato. E' molto più importante in Italia (altrove non so), avere amicizie influenti. Basta guardarsi in giro, c'è molta gente che ha dei posti solo perché "raccomandata". A rischio però di premiare l'incompetenza, un paradosso che sta facendo precipitare l 'Italia. Ma perché tutto questo? Che si può fare per invertire la rotta? Adesso mi rendo conto che dirò qualcosa di politicamente scorretto.

Ammettiamo di aver bisogno di una persona che faccia le pulizie in ufficio. Sui presentano in due: uno è molto bravo e puntuale, però umanamente dà una pessima impressione, non vi fidate. L'altro è una brava persona, magari non tanto capace nel suo lavoro però di lui vi fidate. Non fa sparire le cose, non risponde male, non cerca pretesti per fare causa etc. A lui potreste dare le chiavi di casa senza patemi.

Voi che persona prendereste? Che cosa fate? "Continuo a cercare". D'accordo ma nel frattempo? Sinceramente. E' capitato anche a me e ho visto che 10 volte su 10 si prende la persona "buona" di cui vi fidate. Certo, non sarà il massimo ma almeno siete tranquilli. Nel mio piccolo ho premiato l'incompetenza. E non sono affatto pentito vi dirò, la tranquillità non ha prezzo.

Quando circola un basso livello morale ed etico (come purtroppo in Italia) la qualità più apprezzata in campo lavorativo non è la competenza ma la LEALTA'. Bisognerebbe alzare il livello etico e morale degli italiani e allora la meritocrazia comparirebbe da sola. Ma è un lavoro lungo. E sino a quando regna la sfiducia, parlare di meritocrazia è utopia.

Nel frattempo, un consiglio che mi sento di dare a tutti soprattutto ai giovani che cercano lavoro, è questo: certo è importante esporre le proprie competenze, ma quando fate un colloquio di lavoro cercate di apparire come persone leali, oneste, coerenti, amichevoli, degne di fiducia. E' più importante di quel che pensate, fa la differenza vera.

Come diceva Platone "anche in una banda di fuorilegge l'unica virtù apprezzata è la lealtà"

Nessun commento:

Posta un commento