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domenica 18 settembre 2022

MEGLIO VIVERE IN UNA CITTA' O UN PAESE?

Nato e vissuto sempre a Milano, anni fa il destino volle che mi fidanzassi con una ragazza di provincia. Quando andai a trovarla la prima volta, passeggiammo per la campagna e le viuzze cittadine e lei mi mostrava orgogliosa tutte le bellezze del suo paese.

Io stavo zitto. A parte il fatto che ne ero innamorato, non mi andava di far l'antipatico puntualizzando "noi invece a Milano così e cosà". Lo capivo anche allora, che odiosa tristezza sarebbe stata. E poi quella ragazza era orgogliosa di quanto mi faceva notare, per lei era la bellezza del mondo.

Ho fatto bene ho pensato poi: crescendo mi sono accorto di quanto è piccola Milano rispetto ad altre metropoli, resta umile, non è proprio il caso di fare il ganassa.

Notai però un fatto strano. Mentre camminavamo placidi per il paese ogni tanto lei doveva far qualcosa. "Ah scusa, devo prendere il pane" ed entravamo in panetteria. "Ah scusa, devo prendere le sigarette per mio padre" ed entravamo in tabaccheria. "Ah scusa, devo accendere un cero per mio zio che sta male" ed entravamo in chiesa. Eccetera.

Solo tempo dopo capii cosa era successo: mi aveva presentato al paese. E io, tordo come al solito, non mi ero accorto di nulla. Da allora per me "vivere in paese" non significa solo la famiglia come accade in città, ma anche conoscere tutti quelli che girano intorno al paese. Vuol dire conoscere tutto di tutti, fai parte di un gruppo ampio.

E rassegnati: per un po' sei diventato oggetto di pettegolezzo anche tu 😁 .



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