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domenica 11 settembre 2022

LA GINNASTICA AGLI OCCHI

“Scusa nonna Emilia, non ho capito bene. Tu cosa fai ogni mattina prima di alzarti?”

Faccio ginnastica agli occhi, ma tu non farla, Luca. Non è roba per te, a parte il fatto che hai 20 anni e non ne hai bisogno ma poi è roba da femmine.”

“Ah sì? E in cosa consiste?”

Per un minuto o due, mentre sono sdraiata a letto, sbatto le palpebre il più velocemente possibile. Faccio ginnastica agli occhi.”

“E perché lo fai?”

“A noi signorine negli anni '20 (mink! un secolo fa!) veniva insegnato così. Sbattere le palpebre velocemente, oltre ad evitare le palpebre calanti e far sembrare gli occhi più grandi serviva a rendere lo sguardo più bello e attraente.”

“Ho capito! Come certe attrici nei film muti che fanno flap flap velocissime con gli occhi! E in effetti anche tu nonna ho notato che sbatti veloce gli occhi.”

“Quelle sono attrici ed esagerano. Però se vuoi avere uno sguardo "ammaliante" come si diceva una volta ti devi esercitare ogni mattino.”

“A me fa un po’ ridere quando le vedo nei film. Comunque non avevo mai sentito parlare di questa ginnastica.”

“Perché oggi non si fa più, Luca, non viene insegnato. Ho visto che ormai ci sono in giro dei trucchi che ti rendono gli occhi belli. Ma una volta si truccavano in poche e se volevi un bello sguardo dovevi esercitarti al naturale.”

Un dialogo di tanti anni fa. E così, ogni volta che oggi rivedo un vecchio film muto dove la ragazza apre-chiude velocissima gli occhi mi ricordo di mia nonna. I bambini ridono e i tempi son cambiati, ma adesso la capisco di più. Avere lo sguardo “ammaliante” era un desiderio anche di allora, gli occhi non sono fatti solo per guardare, anche per essere guardati e forse sedurre.

(foto di mia nonna Emilia giovane non ne ho, forse era così)

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