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venerdì 30 settembre 2022

COSA HANNO LASCIATO I LONGOBARDI

La “Sala” era il tendone principale negli accampamenti dei Longobardi, i barbari che nel 500 dopo Cristo invasero l’Italia dando la mazzata definitiva all’Impero Romano.

Le lunghe barbe disprezzavano Roma e gli italiani, per loro eravamo terra di conquista. Dopo aver saccheggiato ovunque, stabilirono una nuova capitale a Pavia nella pianura padana e divisero la nazione in vari ducati. Per più di 100 anni i matrimoni misti furono vietati (questa paura di mescolare le "razze" ricorda qualcuno?), finché arrivò Gregorio Magno -quello del canto gregoriano per intenderci, gran papa- che riuscì a convertirli. Il loro regno non durò tantissimo ma ha lasciato il segno. Lo si nota per esempio nei nomi di tante città un po’ ovunque: Sala Bolognese, Sala Comacina, Sala Consilina etc. Se un paese si chiama Sala quasi certo ha quelle origini.

Non solo: “sala” oggi indica la stanza più importante della casa, quella centrale dove si ricevono ospiti, si vive etc. Nome talmente azzeccato che è emigrato anche oltre oceano (il saloon dei western).

Beh, ma in fondo a parte qualche parola cosa hanno lasciato questi barbari?”. I pantaloni, che per andare a cavallo sono molto più comodi della toga romana. I longobardi hanno imposto i loro costumi e, se non ci fossero stati loro, noi oggi vestiremmo come gli arabi, con la tunica. Ma un giorno arrivarono i “diavoli coi pantaloni” e tutto cambiò.

giovedì 29 settembre 2022

 E' RAZZISTA VOLER AVERE FIGLI DI UNA DETERMINATA ETNIA?

Niente affatto, ognuno sceglie secondo i suoi gusti personali. Piuttosto è razzista voler IMPORRE agli altri di aver figli di una determinata etnia.

Dato che i propri "gusti personali" si definiscono solitamente in una età molto precoce in cui forte è l'influsso delle figure parentali, attenzione alla idea di felicità che si instilla nei figli sia con l'esempio che con le parole. Stiamo forgiando il loro destino. Da grandi incontreranno tanti cattivi maestri, ma adesso tocca a noi.

In ogni caso non è un problema. Avendo studiato l'argomento, si è notato che a poco a poco diventeremo tutti molto simili. Quanti anni ci vorranno, 100 200? Le differenze "etniche" si affievoliranno e andremo tutti verso un colore della pelle più uniforme, sul marroncino.



 SERVE UNA MANO?

Se te lo ricordi e magari qualche volta l'hai pure insultato... allora hai già qualche annetto.
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lunedì 26 settembre 2022

GIORGIA MELONI

Ho evitato finora di scrivere di Giorgia Meloni. È lunedì, ieri ci sono state le elezioni politiche e la destra non ha vinto, ha stravinto.

Bisogna rispettare la volontà popolare, l'Italia ha deciso per la svolta a destra e bisogna prenderne atto. Per i prossimi anni sarà questa parte politica a comandare senza esitazione, avendo ottenuto la maggioranza assoluta ovunque (lei, Salvini e Berlusconi non avranno bisogno di fare coalizioni) sia in camera che al senato.

Lasciatemi però dire una cosa: davanti a questo spot in campagna elettorale mi sono subito venute in mente due parole: "che volgarità". Questa non è solo ironia, e anche una dichiarazione di valori. Valori che non mi rappresentano. Questa donna non mi rappresenta.

"Me ne frego" diranno in tanti. Appunto.

EDIT: Non ne capisco esattamente il motivo ma il popolo italiano ha forti tendenze di destra. Molto diverso dal francese inglese etc. Per tanti anni la DC ha fatto incetta di voti proprio nella destra, silenziata dopo l'esperienza del ventennio. Levato il centro, l'italiano ha gettato la maschera e si è rivelato quello che era, un nostalgico. Che poi la sinistra non sapendo esprimere nulla meglio di Letta (brav'uomo per carità, ma carisma e passione zero) e così l'abbia favorita è indubbio.

EDIT 2: Come fanno in America ad un nuovo governo si danno Cento giorni di fiducia. Poi partiranno le critiche o gli elogi. Vedremo come si muoveranno

venerdì 23 settembre 2022

LE ULTIME PAROLE

Oggi, 23 settembre 1939 morì a Londra Sigmund Freud. Essendo ebreo e vessato dai nazisti, aveva dovuto lasciare la sua amata Vienna e portare sé e la famiglia a Londra. Vecchio, in pessime condizioni di salute e senza soldi essendogli stato requisito tutto, aveva dovuto a più di 80 anni ricominciare tutto da capo.

I tempi erano bui. La Seconda Guerra Mondiale era iniziata da neanche un mese e c'erano fosche previsioni sul futuro del mondo. A chi gli chiedeva se questa guerra voluta da Pu…Hitler sarebbe stata l'ultima rispondeva mesto "Sicuramente sarà la mia ultima guerra".

Devastato da un cancro alla bocca, la sua morte fu una eutanasia. "Ormai la vita non ha più senso -diceva dal letto di ospedale a discepoli e parenti- è solo sofferenza". Il medico gli aumentò gradualmente la dose di morfina e il 21 entrò in un coma da cui non si sarebbe più risvegliato. Il 23 diede l'ultimo respiro.

Io lo ritengo un grand'uomo che ha cercato di fare del bene e portare sollievo a tanti malati. Molti la pensano diversamente ma va bene, è giusto così. Il rispetto per la persona rimane.

(nella immagine, le sue ultime parole raccolte da un'infermiera)

UN PICCOLO GESTO DI BUONE MANIERE

Il 16 ottobre 1793 fu una giornata terribile per Maria Antonietta. Condannata a morte a 38 anni dopo un processo farsa, si vestì di bianco, i capelli le vennero tagliati rozzamente e venne portata dalla prigione della Conciergerie di Parigi sino a Place de la Revolution (oggi Place de la Concorde), dove l’attendeva la ghigliottina. Suo marito, Re Luigi XVI, aveva già subito la stessa sorte a gennaio. Ora toccava a lei, l’ex Regina.

Il tragitto prima di arrivare al patibolo fu una sequela di oltraggi. Su un carretto scoperto, il popolo le lanciava addosso di tutto e le urlava contro. Chi ha avuto esperienza di una folla imbestialita sa cosa si prova in quei momenti.

In giovinezza Maria Antonietta era stata frivola e dissipatrice, tanto da essere calunniata per le sue brioches dal popolo che chiedeva pane, Del resto da una ragazza che a 18 anni diventa regina non mi aspetterei nulla di diverso. Crescendo era diventata più matura e responsabile ma era troppo tardi. E adesso, impettita e impassibile, sola e con le mani legate dietro la schiena, lasciava che le dicessero di tutto.

Le sue ultime parole furono singolari. Salendo rapida gli scalini che portavano alla ghigliottina pestò inavvertitamente il piede al boia e disse “Pardon, Monsieur. Non l’ho fatto apposta”. Anche in quel momento non dimenticava la buona educazione. Furono le sue ultime parole. Il boia mostrò la testa recisa alla folla urlante.

Cosa si può imparare da questa storia

Che bisogna essere sempre educati anche se il mondo senti che è ingiusto?

Che era una persona in eventi più grandi di lei?

Che non si rinuncia ad essere se stessi sino alla fine?

Che la cortesia non ti salverà dal boia?

mercoledì 21 settembre 2022

COSA CERCA UN UOMO ANZIANO IN UNA DONNA PIU' GIOVANE?

Cavoli, questa la sapevo, me la sono dimenticata! PS: uno pensa di risparmiare e invece...

martedì 20 settembre 2022

UN LOOK CHE NON PASSA DI MODA

Guardate la copertina del primo disco dei Ramones uscito nel 1976. I mitici Ramones, gli inventori del punk americano (per quello inglese la palma spetta di diritto ai Sex Pistol. A proposito, chissà se in questi giorni Johnny Rotten ha intonato God save the Queen, a fascist regime).

Torniamo alla copertina del loro primo fantastico LP. Il look è uguale per tutti: scarpe da tennis (le Converse), jeans sbrindellati, t-shirt, giumbotto di pelle (il famoso "chiodo", ce l'avevo anch'io), capello medio lungo, eventualmente occhiali da sole. Nessuno sorride.

La foto della copertina nacque in cinque minuti. La fotografa Roberta Bayley chiese ai ragazzi durante le prove al CBGB di uscire, appoggiarsi al muretto e farsi fotografare. Nulla di costruito, i Ramones vestivano sempre così.

La foto fece storia. Questo loro look fece storia, divenne eterno. Oggi non ce ne rendiamo neanche più conto tanto questo look è diffuso tra i giovani. Vedo ancora in giro ragazzi vestiti così, è un look che  non passa mai di moda. Ma loro furono i primi ad adottare convinti questi abiti, che erano uno strano miscuglio punk-hard rock.

Sono passati i dark, i glamour, gli hippy, i beat, i freak, gli stessi punk ma se sei giovane e ti vesti come uno dei Ramones, poi potrai andare a qualunque concerto vero. I Fast Four sono morti giovani (Ars longa, Vita brevis) ma il loro spirito vive ancora con noi. Seppellitemi con gli abiti della mia gioventù.



IL SOLE A SCACCHI

La Costituzione Italiana (art. 27) dice chiaramente che il fine del carcere è quello di recuperare la persona alla società. Eccone il testo, che se pensate scritto quasi 80 anni fa era molto avanti per i tempi: "La responsabilità penale è personale. L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte." Da questo articolo della Costituzione non si scappa.

Ho lavorato per quasi 17 anni a Milano al Tribunale di Sorveglianza (quello che concede i benefici ai detenuti) e conosco quindi per sommi capi l'argomento, che è spinosissimo. Di solito evito di parlarne perché ho notato che troppo spesso si scade nel tifo forcaioli - garantisti, che non fa bene a nessuno. Ecco alcune domande che mi fanno spesso quando sanno del mio passato, rispondo sinteticamente in base alla mia esperienza:

"Ma il carcere funziona? Non sarebbe meglio metterli subito al muro tutti e fucilarli? Sai quanti soldi risparmiati." Il tasso di Recidiva negli ex detenuti in Italia non è confortante e si aggira sul 67% (2 su 3 ricommetteranno reati). Siam lontani dal 17% del nord Europa (1 su 6). C'è ancora molta strada da fare. Stiamo parlando di persone, persone vere a cui bisogna offrire qualcosa di dignitoso per evitare ricadute. Non si risparmierebbe poi nulla fucilandoli.

"Cosa si intende allora per rieducazione?" Scordatevi la Redenzione santa e il Pentimento e l'Espiazione, quelli si incontrano solo nei romanzi tipo "I Miserabili". Per "riabilitazione", dopo varie prove e tentativi, io personalmente intendo un "comportamento formalmente corretto e rispettoso delle leggi". Forse è un poco triste limitarsi così ma meglio rinunciare presto a speranze e pretese di cambiamento interiore: se c'è tanto meglio, ma non può essere questo il fine.

"Ma si possono recuperare tutti?" Per la Costituzione bisogna comunque provarci, ma la mia risposta mi rendo conto un poco politicamente scorretta è NO, esistono persone irredimibili. Che non cambieranno mai malgrado tutte le opportunità nemmeno per finta e appena libere torneranno a delinquere alla grande ed arrecare dolore. E' nella loro natura. Voi ci credete per esempio ad un Totò Riina rieducato? Io no, nemmeno se lo vedo. Hanno fatto molto tempo fa la loro scelta.

Ci sarebbe molto altro da dire, per ora mi fermo qui. Se avete domande, fate pure. Bisogna comunque ricordarsi, non mi stancherò mai di dirlo, che ogni caso è diverso e va valutato singolarmente. Difficilissimo dare regole generali per tutti. Ognuno in questo campo ha la sua storia.



lunedì 19 settembre 2022

 IL BUON SENSO STA SCOMPARENDO? 

Diciamo che si nasconde bene, comunque ho visto che ogni tanto per fortuna riemerge. "Buon senso" per me significa fare buoni gesti che in teoria non sono obbligatori, ma che hanno o avranno in futuro comunque un valore positivo, sia livello personale che sociale. Molti sono i contatti con l'educazione, la cortesia, l'intelligenza, il "vedere lungo". Per questo non è sempre facile "avere" buon senso, tanto che spesso oggi ci meravigliamo nel notarlo.

Atti di Buon Senso ne vediamo ogni giorno: salutare con cortesia, parlare con rispetto, far passare i pedoni senza strombazzare, usare la mano leggera con i bambini, scrivere su internet senza insultare, prevedere cosa succederà e regolarsi etc. Ognuno ha la sua lista. Non sono "obbligatori" e quindi in tempi villani come i nostri sono sempre più rari, ma denotano comunque sensibilità, attenzione agli altri e tanto altro.

Il Buon Senso è diffuso in tutto il mondo, meno male, e a tutti i livelli, poveri ricchi gialli neri rossi bianchi, nelle istituzioni e nelle famiglie. Forse è il semplice buon senso che ci rende umani.

Un esempio pratico, anche divertente: appena fondato il Tribunale Minorenni di Roma era nella centrale Via delle Zoccolette (una volta ospitava le orfanelle sfortunate, da cui il nome). Resosi conto ehm della inopportunità del nome, in un rigurgito di buon senso il TM Roma è stato spostato nella più innocua Via dei Bresciani e i locali sono stati dati alla Caritas. Meglio così.

Meglio così.

domenica 18 settembre 2022

MEGLIO VIVERE IN UNA CITTA' O UN PAESE?

Nato e vissuto sempre a Milano, anni fa il destino volle che mi fidanzassi con una ragazza di provincia. Quando andai a trovarla la prima volta, passeggiammo per la campagna e le viuzze cittadine e lei mi mostrava orgogliosa tutte le bellezze del suo paese.

Io stavo zitto. A parte il fatto che ne ero innamorato, non mi andava di far l'antipatico puntualizzando "noi invece a Milano così e cosà". Lo capivo anche allora, che odiosa tristezza sarebbe stata. E poi quella ragazza era orgogliosa di quanto mi faceva notare, per lei era la bellezza del mondo.

Ho fatto bene ho pensato poi: crescendo mi sono accorto di quanto è piccola Milano rispetto ad altre metropoli, resta umile, non è proprio il caso di fare il ganassa.

Notai però un fatto strano. Mentre camminavamo placidi per il paese ogni tanto lei doveva far qualcosa. "Ah scusa, devo prendere il pane" ed entravamo in panetteria. "Ah scusa, devo prendere le sigarette per mio padre" ed entravamo in tabaccheria. "Ah scusa, devo accendere un cero per mio zio che sta male" ed entravamo in chiesa. Eccetera.

Solo tempo dopo capii cosa era successo: mi aveva presentato al paese. E io, tordo come al solito, non mi ero accorto di nulla. Da allora per me "vivere in paese" non significa solo la famiglia come accade in città, ma anche conoscere tutti quelli che girano intorno al paese. Vuol dire conoscere tutto di tutti, fai parte di un gruppo ampio.

E rassegnati: per un po' sei diventato oggetto di pettegolezzo anche tu 😁 .



venerdì 16 settembre 2022

UN QUADRO CHE RAPPRESENTA L 'AMORE

Con il Bacio di Klimt so di vincere facile. Come quadro che rappresenta l'amore è, scusate il gioco di parole, amatissimo. Non c'è bisogno di spiegazioni con questo quadro, lo capisce anche un bambino. Il suo linguaggio è universale

Le riproduzioni di questo bacio si vedono ovunque. Anche nel corridoio di una Scuola post universitaria di Psicoterapia a Milano che frequentavo anni fa. Ho un ricordo dolce legato a questo quadro, riconosciuto capolavoro di Klimt.

Un giorno ero seduto che aspettavo il mio turno. Ero stanco e mi appisolai. Con gli occhi a fessura però intravidi una scena. Una collega psicologa della scuola, una di quelle molto serie, in silenzio e pensando di non essere vista si avvicinò, "abbracciò" il quadro e lo baciò con passione. Poi stette per qualche secondo in silenzio con la fronte appoggiata.

Io non dissi niente e continuai a far finta di dormire. Ah, l'amore



giovedì 15 settembre 2022

COME COMBATTERE LA PAURA

“Papà ho paura.”

“Cosa ti fa paura, bel bambino? E’ ora di dormire.”

“Ho paura di tutto, raccontami una storia. Mi piace sentire la tua voce.”

“Ti racconterò… allora ti racconterò una storia accaduta tanto tempo fa in una valle lontana, la valle di Elah. C’erano due eserciti che si fronteggiavano, pronti per la battaglia. Da una parte della valle c’era l’esercito degli Israeliti, dall’altra quello dei Filistei. Riesci ad immaginarli?”

“Sì, sì e poi?”

“Dalle file dell’esercito dei Filistei uscì un soldato enorme, grande e grosso, altissimo, faceva paura e sfidava ogni soldato israelita ad affrontarlo. Era talmente arrabbiato che terrorizzava tutti e nessuno trovava il coraggio di combattere . Per 40 giorni il gigante, che si chiamava Golia, li sfidò con brutte parole. Il Re degli israeliti era disperato, non sapeva chi mandare. Fu allora che un bambino si fece avanti, Davide.”

“Quanti anni aveva?”

“La tua età, solo un po’ più grande. Davide disse lo affronterò io Golia. Tutti nell’esercito si misero a ridere, era così piccolo che l’armatura gli cascava addosso. Ma dato che nessuno voleva combattere, il Re rassegnato mandò il ragazzino. Appena uscì dalle file per sfidarlo il gigante gli si avventò addosso urlando. Ma lui raccolse cinque sassi da terra e con la fionda glieli tirò addosso. Il primo lo mancò, il secondo… anche questo lo mancò e Golia era sempre più vicino. Ma al terzo sasso Davide colpì il gigante proprio qui in mezzo alla fronte (il padre tocca la fronte del figlio). Golia stramazzò al suolo morto stecchito, Davide aveva vinto!

“Il bambino?”

Quel giorno Davide aveva vinto la paura due volte: quando Golia gli stava per piombare addosso ma anche prima, quando aveva trovato il coraggio di proporsi al Re e dire che affrontava lui il gigante.

“Quel bambino era coraggioso.”

“Certo e quel giorno fino a sera tutti lodarono il suo coraggio. E adesso bel bambino, dormi anche tu.”

)((liberamente tratto dal bel film con Tommy Lee Jones "La valle di Elah")

IL PENSIERO DI MOANA

In una intervista Moana Pozzi, la famosa pornodiva, disse testualmente: “… per mestiere ho fatto l'amore con ogni uomini di razza e colore e ho notato che facevano tutti l'amore nello stesso modo. Questo mi ha confortata molto”.

Vi ricordate di Moana? Ma sì che vi ricordate, fate finta di non saperlo ma l’occhietto vi brilla quando pensate a lei, donna molto intelligente e acuta nonostante il lavoraccio. Insomma una santa.

In una delle ultime interviste prima della prematura morte (molti portarono il lutto di nascosto) venne fuori con questa frase, dal messaggio chiaro: siamo VERAMENTE tutti uguali, la razza umana è una e una sola, non ci sono differenze vere, solo di superfice.

E detto da lei, che ci volete fare, mi fido. Parla l'esperienza. Ed è verissimo anche questo, sapere di essere tutti simili rasserena molto e che un messaggio così profondo venga da una donna così discussa… fa pensare. La verità si nasconde in posti insospettati.



(un mio post di 7 anni riadattato


martedì 13 settembre 2022

"PORGI L'ALTRA GUANCIA". CHE NE PENSO

Che le guance sono due. Per cui alla terza che subisco Gesù mi autorizza ad incazzarmi. Anzi me lo ordina.

"La prima la tolleri, la seconda la perdoni, la terza reagisci", lo dice il Vangelo mica io



HUMMUS

Visitando Gerusalemme insieme a degli ebrei non potevo evitare il famoso cibo kosher, quello preparato secondo i sacri dettami della Torah. L'unica forma di cibo che si mangia da quelle parti, molto simile ad un menù vegetariano (niente affettati o alcool in medio oriente), con verdure in quantità e pochissima carne.

E la parte del leone la fa lui, il famoso Hummus, una morbida crema di ceci da spalmare pastosa sulla Pita (il loro pane, una sorta di piadina). C'è gente che viaggia apposta solo per gustarsela. Buonissima, già mi manca. Ne ho mangiata a iosa in ogni albergo dove siamo stati.

L 'hummus non è intendiamoci una salsa solo ebrea ma anche araba. Mi è sempre rimasta la curiosità di sapere se la versione araba è diversa da quella ebrea. Ma non penso, sempre salsa di ceci è. Divisi dalla religione, uniti a tavola.



PUTIN FARA' LA FINE DI GHEDDAFI (LINCIATO), DI SADDAM (IMPICCATO), DI HITLER (SUICIDA), DI MUSSOLINI (FUCILATO) O DI NAPOLEONE (ESILIATO)? 

Mmmm... Io aspetterei, vendere la pelle dell'orso prima di averlo preso è rischioso. Tanto più che quest'orso ha ancora tante armi a disposizione e se messo alle corde le userà.

E' un qualcosa che mi sento di dire: per avviarsi verso la fine di questo conflitto, per dire basta ai morti alle atrocità alle vendette post guerra, per fare la pace, occorre non umiliare Putin, consentirgli di salvare la faccia. Altrimenti questa assurda guerra la inasprirà fino all'esito fatale.

Hitler prima di ritirarsi diede l'ordine di bruciare Parigi. Per fortuna il suo comando non venne eseguito ma non possiamo sperare di avere ancora fortuna.

Non so come si potrebbe fare però per far ragionare Putin, sono sincero, la diplomazia non funziona più. Ho notato che si stanno mettendo le basi per almeno una generazione di odio tra russi e ucraini.

(la famosa foto, un evidente fotomontaggio, mostra bene cosa Putin pensa di se stesso, una sicumera che sfocia nell'arroganza. Un politico italiano verrebbe perculato per sempre. Parlo ora da psicologo. Un uomo così non si arrende, si è identificato con la sua nazione -il che può essere un bene-, pensa che non si deve arrendere dato che rappresenta e cavalca l'orso russo. Piuttosto che umiliarsi e ammettere di avere perso avrà una reazione spietata di cui tutti noi non abbiamo bisogno)