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lunedì 23 novembre 2020

 UN PIATTO IMPOSSIBILE DA PREPARARE

Mia zia Alice da giovane era stata aiuto cuoca a Venezia negli anni '50. La adoravo, ogni volta che andavo da lei mi preparava qualche manicaretto e non mi ha mai deluso. Era anche una donna di buon cuore dalle origini contadine, parlava in veneto stretto ("*veneziano, prego*") anche dopo 30 anni che era a Milano, ciò.

La sua specialità erano un buonissimo goulash all'ungherese, certi arrosti da fine del mondo e le patate. Mai più mangiate così buone. Fu lei ad insegnarmi il trucco di riconoscere quando la pasta è cotta basandomi sull'odore e colore dell'acqua bollente, non occorre certo assaggiarla. Non si sbagliava mai.

Mi raccontava spesso di questo esclusivo ristorante veneziano, noto per le sue raffinatezze e la clientela esigentissima. Una sera un cameriere arrivò con una richiesta bizzarra: un cliente voleva una omelette alla griglia. Omelette alla griglia? E come si fa? Ci provarono un paio di volte ma niente da fare, l'uovo colava dai buchi. L'omelette alla griglia era un piatto impossibile, forse il cliente pensava ad una burla.

Il Direttore però non volle sentire ragioni, il cliente andava lo stesso soddisfatto a qualunque costo, ne andava del buon nome del locale. Lo chef del ristorante allora rispose tranquillo "Va bene, sarà fatto". Preparò una omelette normale e con un ferro rovente ci fece sopra i segni a # della griglia. Un successone, tanto che l'omelette alla griglia divenne una specialità del locale.

Io da bambino a sentire mia zia rimanevo a bocca aperta. Ma allora tutto è possibile!



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