“QUANTI CAMPI DA TENNIS CI SONO IN ITALIA?”

Un amico si era sentito rivolgere l’insulsa domanda a metà di un colloquio di lavoro e l’esaminatore era serissimo. Soffocando dentro di sé un “Ma io che kz ne so?” e conseguente parolaccia, ha cercato di fare il brillante e dire “Non lo so, ma se mi fa cercare su internet in due minuti le do il numero”.

Risposta sbagliata. L’intervistatore ha ripetuto la domanda e l’amico è entrato nel pallone (oddio, questi vogliono veramente sapere da me ‘sta roba, ma io che ne so? Aiuto!). Alla fine non ha passato il colloquio. Le faremo sapere.

L’amico non poteva saperlo, ma l’esaminatore l’aveva sottoposto ad un tipico PROBLEMA DI FERMI. L’italianissimo Enrico Fermi, Nobel per la Fisica, era bravissimo in questi quesiti “impossibili”. Invece di esclamare come farebbe un tedesco “Nein!”, non si scoraggiava, si arrangiava all’italiana e riusciva a dare una stima approssimativa.

Sembra una stupidata, ma davanti al quesito “Quanto sarà potente la bomba atomica?” posto PRIMA di farla esplodere fu l’unico a saper dare una stima (la leggenda dice che osservò dei pezzi di carta fluttuare nell’aria). La sua elasticità mentale era leggendaria.

Per cui se mi sentissi fare una domanda così bizzarra e inutile in un colloquio, capirei che all’esaminatore non interessa tanto la risposta, ma vedere COME RAGIONO davanti ad un quesito impossibile. Uhm vediamo... per la mia esperienza sono in pochi che giocano a tennis, diciamo meno del 2%. Su 65 milioni di italiani equivale grossomodo a 1 milione di tennisti che si allenano tutte le settimane. Dato che ogni campo. soddisfa in media 100 persone la settimana il conto è facile: un milione di giocatori diviso cento fa 10.000 CAMPI. Troppi? San Wikipedia che dice? …9926! Ci ho azzeccato!

Mi è andata bene! E tu, lettore? Davanti ad un “Problema di Fermi” che fai, rinunci o cerchi di dare una risposta? Adesso sapete come reagire ad un colloquio di lavoro se sentite un quesito simile, ma potrebbe anche essere un giochetto da fare durante il lockdown per passare il tempo. Inventarsi una domanda impossibile e trovare una stima. Esempi:

Quanti accordatori di pianoforte ci sono a Chicago?

Quante civiltà extraterrestri ci sono nella galassia?

Quanti baci ho dato nella mia vita?