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giovedì 8 ottobre 2020

 QUELLA VOLTA CHE PARTECIPAI A ITALIA’S GOT TALENT

(prossimamente sui vostri schermi)

“Ciao, come ti chiami?”

“Luca. Sono molto frastornato nel trovarmi davanti a tutta questa gente.”

“Non ti preoccupare, è normale. Luca, cosa ci racconti di te? Sei malato?”

“Sì ho una malattia neurologica. Sono sulla sedia a rotelle da anni per questo. Ma stringo i denti e tiro avanti.”

“Bravo Luca mai arrendersi. Cosa ci porti oggi?”

“In che senso?”

“Cosa ci fai vedere? Che abilità hai? Quelli che vengono sul nostro palcoscenico di solito ci fan vedere qualcosa di speciale.”

“Mah veramente...io ero lì tranquillo a fare la fisio quando mi han portato qui. Però… però se volete vi faccio vedere una cosa che non avete mai visto!”

“Siamo qui per questo.”

“Vado?”

“Vai. Cento secondi tutti per te.”

Musica drammatica. Le luci si abbassano. Luca chiude gli occhi, fa lunghi respiri. Poi cerca di alzarsi dalla sedia a rotelle. Uno… due…. tre tentativi. Il pubblico assiste in silenzio, qualcuno esorta. Al quarto tentativo Luca mostra i denti e ce la fa. Barcolla, sembra che perda l’equilibrio ma resta in piedi. Timidi applausi ma forse non è ancora finita. Luca guarda il pubblico.

E poi il miracolo! Luca prende una stampella e inizia a fare con lei dei passettini minuscoli, allontanandosi dalla sedia a rotelle. Qualcuno grida “Bravo!”

“Per favore, state zitti. Non mi fate perdere la concentrazione.”

Nessuno fiata più. Luca continua ad avanzare a passettini guardando il pavimento. La sua volontà sta vincendo, ma a che prezzo. Sta sudando per lo sforzo. Ogni passo è una conquista. La stampella traballa. Si ferma un attimo, si rimette bene in piedi.

Lentamente si gira e ritorna indietro. Avrà fatto neanche 10 metri ma ogni centimetro è stata una impresa. Molti nel pubblico lo guardano con la mano sulla bocca.

Piano piano ritorna verso la sedia. Mancano pochissimi metri. Forza Luca, non crollare nel finale. Con un respirone arriva alla sedia, lascia cadere la stampella, afferra la sedia e poi si accascia con gli occhi chiusi, lo sforzo è stato grandissimo e si vede.

Appena è seduto tutti scattano in piedi, applaudendo fragorosamente.

Primo piano sulla giuria.

“Però! Luca, ci senti?”

“Sì ditemi...scusate ma mi sono stancato molto.”

“Siamo rimasti molto impressionati dalla tua impresa. Un miracolo. Lazzaro, alzati e cammina.”

“L’ho fatto per voi.”

“E noi te ne siamo grati. Per me il voto è sì.”

“Anche per me.”

“Anche per me. Bravo!”

“Grazie.”

“Vuoi un bicchier d’acqua”

“No grazie, mi va di traverso.”

“Siamo rimasti tutti impressionati dalla tua forza di volontà e ci auguriamo presto di rivederti tra noi. Ci hai regalato uno spettacolo stupefacente.”

“Grazie ma non penso che tornerò.”

“E perché?”

“Perché per venire qui purtroppo salto la fisioterapia e non posso mollare un giorno.”




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