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martedì 13 ottobre 2020

COMESI FA A SAPERE SE SEI UNO SCRITTORE?

Come si fa a sapere se sei uno "scrittore" o no, è posssibile? Certo, c'è una maniera facile, un test, per distinguere uno scrittore da una persona “normale”.

E' un test piuttosto semplice, puoi farlo anche tu da solo . Si è scoperto recentemente infatti nell’Università di Boston che il 100% degli scrittori è afflitto dalla SINDROME DI ASIMOV, che non si riscontra per nulla nella popolazione comune e che lo scrittore americano aveva descritto così bene.

La sindrome, detta anche “della bella giornata”, consiste in questo: ogni tanto la natura manda sulla terra delle splendide giornate. Il sole luccica, gli uccellini cantano, l’aria è tiepida, l’erba è più verde etc. Una persona normale vede il sole ed esclama "Splendido! Che bella giornata!"

Lo scrittore, se è tale nel profondo del suo animo, guarda fuori dalla finestra e penserà “oh diamine, è una bella giornata...”. Sa infatti che inevitabilmente il suo amore verrà da lui e gli proporrà una passeggiata, un gelato in piazza, una uscita in centro, un cinemino, una visita da qualcuno e via discorrendo.

Solo che magari lui voleva approfittare di quelle ore per rifinire delle pagine del libro, scrivere idee che gli erano venute la notte, buttare giù la base di un nuovo capitolo etc. Nascerà allora in lui un grave imbarazzo perché da un lato non vuole fare l’orso asociale, dall’altro sa benissimo che le idee bisogna scriverle quando vengono, sennò si perdono come i sogni.

Se provate tale disagio in voi stessi allora siete afflitti dalla SINDROME DI ASIMOV e potete considerarvi uno scrittore. Altrimenti è facile che diate ragione al partner e diciate “ma sì, al diavolo! Usciamo fuori, scriverò dopo!”. Il che va benissimo per salvare un rapporto, meno per il vostro mestiere di scrittore.

Gli scrittori più famosi, che stupidi non sono, ben consapevoli di essere afflitti da tale Sindrome, hanno escogitato vari stratagemmi per superarla: Stephen King mette la musica degli AC/DC o i Guns’n’Roses a palla per far capire che non bisogna disturbare, Crichton si svegliava alle 4 ed era irraggiungibile, Asimov stesso prendeva di petto la persona e diceva un No secco, c’è chi non si è mai sposato e ha preferito vivere da solo etc. Ognuno potrebbe dire la sua.

Vi assicuro che il recente lockdown, obbligando tutti a stare in casa e limitando i contatti sociali, è stato per molti scrittori il Paradiso in terra.




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