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lunedì 12 ottobre 2020

PERCHE' SI MUORE?

Che domanda semplice e antica. Me lo son chiesto anch’io tante volte. La risposta l’ho trovata anni fa in un libro di scienza e mi ha sconvolto per la sua ovvietà.

All’inizio dei tempi non esisteva la morte tra i viventi. Si riproducevano tutti per Mitosi, per sdoppiamento e senza sesso, erano organismi semplici e praticamente immortali. Tipo le alghe, per intenderci.

Proliferavano allegramente ma avevano un grande difetto, erano cellule tutte uguali. E se qualcosa nell’ambiente cambiava morivano tutte e la vita si estingueva. Madre Natura (la sto mettendo giù semplice, usate i termini che volete) pensò che non andava bene e cercò una soluzione migliore.

La trovò nella Meiosi, in cui due cellule si univano per formarne una terza. Inventò il sesso per farla breve. Nel giro di pochi milioni di anni questo metodo dimostrò la sua superiorità: organismi diversi avevano resistenze diverse, la vita sopravviveva alle avversità. Ma che fare dei “genitori”? Li eliminiamo, rimarranno così solo i frutti migliori. In un colpo solo la natura ha inventato il sesso e la morte, le due cose sono strettissimamente legate.

Amore e morte fin dagli inizi non esisteva uno senza l’altro. “A-more” del resto vuol dire “senza morte”. Muoio perché da giovane ho fatto l’amore e dopo sono nati bambini, me lo ricorderò da vecchio sul letto di morte.




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