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venerdì 16 ottobre 2020

PERCHE' SI DA' AI CONDANNATI A MORTE L'ULTIMO PASTO?

Risvolti non banali in questa domanda.

Perché infatti si dovrebbe servire un buon pasto, l'ultima sigaretta, la possibilità di dire le ultime parole ai condannati a morte? Non ha senso, moriranno tra poco. E' un inutile spreco di energie; ricordo che un soldato in un plotone di esecuzione, nelle sue memorie, pregava sempre che il condannato non chiedesse l'ultima sigaretta perché erano cinque minuti di silenzio e tortura. Tutto sembrerebbe dire "facciamo in fretta, per favore".

Però siamo umani. Anche tu che sta morendo sei un essere umano, il morente è un vivente. Rispetto e pietà per te davanti alla morte. Non siamo feroci e insensibili, anche tu che sei stato condannato fai comunque parte di noi.

E' un segno di umana pietà. La pietà è un sentimento che talvolta è malvisto negli ambienti moderni, è roba da perdenti, da sfigati, da evitare. Eppure anticamente era considerata quasi un segno divino, degno di una coscienza superiore.

Chissà dove sta la verità. Accendendoti l'ultima sigaretta, provo pietà per te. Come vorremmo tutti che le cose fossero andate diversamente.

Plotoooone…puntat!

Tre

Due

Uno…

Fuoco!




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