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venerdì 30 ottobre 2020


QUALE LAVORO FAREI OGGI SE AVESSI SEGUITO I MIEI SOGNI D'INFANZIA

Farei il giornalista. O meglio, avrei continuato a fare il giornalista, dato che ho veramente intrapreso quella professione dopo il Liceo, arrivando a pubblicare anche in prima pagina.

Me ne sono allontanato pochi anni dopo disgustato da quell'ambiente, non faceva per me. Ricordo ancora il momento: mi avevano chiesto di volare quella sera a Salerno per un convegno ed ero indeciso se andare lì o studiare per un esame di Psicologia imminente. Scelsi l'esame. Ritelefonai, dissi che non andavo, capirono e non mi chiamarono più.

A parte infatti pochi casi celebri che scrivono ciò che è importante e pensano (le cosiddette "grandi firme" per gli "editoriali"), il resto della truppa corre a destra e sinistra per seguire eventi di cui gli frega ben poco.

Impari a scrivere in fretta un articolo, giri il mondo, dormi in hotel di ogni tipo, passi dalle stelle alle stalle, conosci tanta gente e sai distinguere la roba buona dalla schiuma, solo che poi pubblicano la schiuma! 

Molta superficialità, delusione, volare basso per lanciare fuochi artificiali (non voglio offendere nessuno, scrivo solo ciò che pensavo a 25 anni). Ancora oggi so distinguere se ciò che leggo l'ha scritto un giornalista o uno scrittore, vi assicuro che sono due cose diverse.

Comunque, dato che qui non si butta via niente, impara l'arte (di scrivere rapidamente con trucchetti vari) e mettila da parte



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