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domenica 18 ottobre 2020

"LA STORIA LA SCRIVONO I VINCITORI E NON SI SAPRA' MAI LA VERITA'"

Per fortuna non è proprio cos'. Ma la questione è delicata e bisogna fare una premessa. A chi la dice io chiedo poi sempre cosa intende per Vincitori, Storia, Verità. Sembra quasi che il corso del tempo sia una lunga serie di guerre con vincitori e vinti, visione tipicamente maschile, non proprio il massimo dell'obiettività.

Ti dico il mio parere. La Storia non la scrivono i vincitori ma la scrivono gli storici. Ammettendo per presunzione che siano in buona fede e non asserviti a qualche potere, la scrivono basandosi sui documenti.

E qui iniziano i casini, perché troppo spesso i "vincitori" cancellano sistematicamente ogni traccia dei "vinti". Guarda cosa hanno fatto i Conquistadores con i popoli precolombiani. Distruggere templi e bruciare libri era un allegro passatempo che ha gettato nella disperazione gli storici futuri, che si son dovuti arrabattare.

Insomma, è un casino. Però studiando la Storia ho imparato una cosa che mi ha stupito, perché pensavo il contrario: la Storia è un processo in continua trasformazione. I vincitori possono anche scriverla ed essere creduti, ma ciò vale solo per il presente. Poi la verità col tempo salterà a galla e la loro versione non durerà per sempre. Meno male. Meno male. La Storia si trasforma.

Esempio italiano: il Risorgimento unificò l'Italia sotto ali di cittadini entusiasti, tipico esempio di storia scritta dai vincitori (i "piemontesi"). Oggi si inizia a capire che le cose non sono andate proprio così…

Insomma, per sapere la verità ci vuole tempo.

(nella foto a lungo ritenuta distrutta: uno Stalin affranto ha appena saputo che la Germania nazista ha dichiarato guerra all'Urss. Non proprio una foto propagandistica ma che bene illustra il sentimento dei sovietici dell'epoca; una foto che non vedrete mai sui libri di storia vittoriosa)




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