Farei il giornalista. O meglio, avrei continuato a fare il giornalista, dato che ho veramente intrapreso quella professione dopo il Liceo, arrivando a pubblicare anche in prima pagina.
Me ne sono allontanato pochi anni dopo disgustato da quell'ambiente, non faceva per me. Ricordo ancora il momento: mi avevano chiesto di volare quella sera a Salerno per un convegno ed ero indeciso se andare lì o studiare per un esame di Psicologia imminente. Scelsi l'esame. Ritelefonai, dissi che non andavo, capirono e non mi chiamarono più.
A parte infatti pochi casi celebri che scrivono ciò che è importante e pensano (le cosiddette "grandi firme" per gli "editoriali"), il resto della truppa corre a destra e sinistra per seguire eventi di cui gli frega ben poco.
Impari a scrivere in fretta un articolo, giri il mondo, dormi in hotel di ogni tipo, passi dalle stelle alle stalle, conosci tanta gente e sai distinguere la roba buona dalla schiuma, solo che poi pubblicano la schiuma!
Molta superficialità, delusione, volare basso per lanciare fuochi artificiali (non voglio offendere nessuno, scrivo solo ciò che pensavo a 25 anni). Ancora oggi so distinguere se ciò che leggo l'ha scritto un giornalista o uno scrittore, vi assicuro che sono due cose diverse.
Comunque, dato che qui non si butta via niente, impara l'arte (di scrivere rapidamente con trucchetti vari) e mettila da parte.
Perché, come è noto in etologia, il richiamo erotico fondamentale sono due semisfere appaiate. Anche per le donne è così.
Pensa non solo alle natiche, ma anche alle tette (donne) o pettorali (uomini), alla fossetta sul mento, sul glande o addirittura sul naso (alla Depardieu). Ogni volta che ci si trova davanti a due carnosità vicine e speculari (come anche le labbra) gli aggettivi che saltano fuori sono sempre quelli: sensuale, erotico, sexy etc.
E' la Natura che, attraverso un lungo lavoro evolutivo, ha selezionato le due carnosità appaiate come un richiamo erotico per il sesso opposto o per il sesso puro e semplice.
Per cui la "necessità" a cui si riferisce la domanda è un "istinto" primordiale e naturale, si sta solo rispondendo ad un richiamo. Tale risposta può essere soffocata o controllata per mille motivi, ma all'inizio c'è questo semplice meccanismo stimolo-risposta.
EDIT: ma perché due semisfere carnose dovrebbero attrarre? La risposta l'ho trovata di recente in un testo di medicina: se due emisfere sono infatti speculari vuol dire che nel corpo c'è SIMMETRIA e quindi SALUTE. E un corpo in salute attrae. Se volete ne possiamo ricavare una LEGGE: se volete risultare più attraenti dovete stare attenti alla vostra simmetria, all'armonico equilibrio tra le parti. Non va bene sviluppare una parte e specializzarsi troppo, sarebbe come girare con una tetta grossa e una piccina.
QUANTO INFLUENZERA' LA DAD (DIDATTICA A DISTANZA) SULLE GENERAZIONI PIU' GIOVANI?
Risposta banale: chiedo ai cosiddetti esperti quanto vale .
Risposta personale: se il quadro mi risuona dentro, se mi smuove qualcosa, se mi fa dire "che bello!" allora per me vale qualcosa. Io ho un metodo mio per valutare se un quadro è bello o meno. Mi pongo dentro la domanda "Ma questo quadro lo vorrei appeso alle pareti di casa mia?". Se la risposta è NO allora passo oltre, anche se è stimato un miliardo di dollari. Se è SI' allora lo voglio..
Il guaio di questa domanda/risposta è che nel tempo i miei gusti sono cambiati. A 20 anni mi piacevano quadri che oggi trovo orribili, anzi peggio, banali. Qualcuno certo ha resistito all'usura del tempo, altri no (un po' come le canzoni che mi piacevano da ragazzo: qualcuna è piacevole ancora oggi ma altre….).
E allora come si fa? C'è un metodo semplice per sapere riconoscere la vera bellezza di un quadro? no, non c'è. O sei un autentico esperto o rischi la fregatura. Un metodo (grossolano lo ammetto) che ho acquisito è quello di guardare le trasparenze, le ombre, i veli, l'aria. Come si fa a disegnare l'aria? Se il pittore ci è riuscito allora mi dico "Questo è uno bravo. Merita."
(nella foto un dipinto ritrovato di Leonardo. Si nota la mano del maestro già solo dalla naturalezza con cui ha ritratto il globo trasparente. Che bravo)
CI SONO PERSONE DISABILI CHE HANNO COMBINATO GRANDI IMPRESE?
Ci sono dei disabili che hanno compiuto grandi imprese? Ma certo che ci sono, e sono anche tanti. Alcuni disabili del passato e del presente ci rendono orgogliosi di far parte della categoria. Anche noi abbiamo i nostri eroi, persone che non solo sopravvivevano alle difficoltà della vita ma che “nonostante” o “grazie” la disabilità riuscivano a raggiungere vette che un “normale” spesso se le sognava.
Cito a caso così come mi vengono in mente. Anzi no, sono tanti, suddividiamoli per classi.
CECITA’: una disabilità molto “evidente”, indubbia e compatita. Eppure non ha impedito di essere grandi a Omero (il padre di tutti noi, il cantore cieco di Iliade e Odissea), Stevie Wonder, Ray Charles, William Prescott (che riuscì, completamente cieco e da solo, a scrivere libri con uno strumento di sua invenzione)
HANDICAP nell’arte: di esempi ce ne sono a bizzeffe: Neil Young (poliomelite), Beethoven (sordità), Frida Kahlo (che dipingeva sdraiata a letto o con uno specchio sul soffitto), Van Gogh (tormentato dai suoi fantasmi sino a mutilarsi e suicidarsi)
HANDICAP nello sport: qui ci sono esempi veri di coraggio e dignità non solo per le Paraolimpiadi come Zanardi o la “Bebe” Vio ma addirittura in ambiti assolutamente “normali” come Pistorius! (che peccato quella storiaccia di omicidio, una volta tanto che i disabili avevano un idolo si va a rovinare così, che nervi)
PROBLEMI MENTALI: un campo minato ma anche chi soffre di gravi problemi mentali o neurologici gravi può dare contributi impareggiabili, come Newton (autismo) o Dostoyevsky (epilessia).
E poi pure stando in SEDIA A ROTELLE si può combinare l’eccezionale, vedi Roosevelt (che nonostante la poliomelite guidò gli USA vittoriosi nella 2° guerra mondiale) o Stephen Hawking (il celebre fisico con la SLA)
Insomma, nulla è perduto. Aggiornerò la lista man mano che me ne vengono in mente altri. Alla fine mi torna sempre in mente quel filosofo che raccontava come la grande Sparta non ci avesse in verità lasciato nulla di nulla. Un libro una poesia un palazzo una canzone una scoperta niente. Quasi come se per inseguire il culto della perfezione fisica avesse ucciso nella culla tutti i suoi artisti, gli scienziati, i letterati.
Superare se stessi, diventare grandi, risorgere, creare.
ESISTONO CASI DI PEDOFILIA PERPETRATI DA DONNE SU BAMBINI E BAMBINE?
Esistono. Non tanti ma purtroppo ci sono. Avendo lavorato per circa 10 anni al Tribunale Minorenni di Milano posso confermare alcuni dati
1.esistono anche in Italia pur essendo molto rari, ma proprio per questo quando si ha a che fare con questi casi sono più sconvolgenti di altri. Dopo aver letto certe indagini si fa fatica a dormire.
2.rispetto al caso "uomo-minore" sono assai meno diffusi, difficile fare una statistica, diciamo il 3/5%
3. si dividono in vari settori: incesto, abuso sessuale di donne adulte nei confronti di bambini (anche di 11 anni), fatti di sangue (non voglio pensarci), schiavitù-prostituzione etc. La fantasia dell'essere umano nell'infliggere dolore ai più deboli è molto grande.
4. nelle donne ho notato quassi sempre una marcata componente psichiatrica. Evidentissima nei casi di incesto, un po' meno nei fatti di sangue ma comunque rilevante. Spiace dirlo ma erano i genitori i più delle volte a indurre minori a prostituirsi. (non serve andare in Thailandia); in apparenza qui per motivi economici ma anche in tal caso una breve indagine metteva in luce disturbi mentali.
5. nel minore l'abuso perpetrato da una donna è molto più devastante psicologicamente e lascia segni profondissimi.
E' una zona dell'animo umano veramente scura, arcaica. Meno la si visita meglio è. Fantasmi di infanticidio, cannibalismo, violenza, abusi, pazzia.
"Se combatti a lungo i mostri, diventi tu stesso un mostro" (Nietsche)
MALATA DA TANTO, SULLA SEDIA DA POCO
QUALE ARTE TI EMOZIONA DI PIU'
La musica. Niente come la musica mi emoziona. Nessun'altra opera d'arte ha la sua intensità per me. Ci sono canzoni e brani musicali che dopo pochi secondi già mi commuovono e devo frenarmi dal piangere in certe giornate di pioggia.
Un quadro capolavoro, una splendida statua, un panorama meraviglioso, una poesia, un palazzo ben costruito… tutto ciò mi impressiona e mi stupisce ma raramente mi commuove. Forse un bel film, una foto o un romanzo riesce a fare lo stesso, ma ci vuol tempo.
Quello che mi ha sempre stupito della musica è la sua immediatezza, una freccia mirata al cuore. Non capisco esattamente perché accade ma la musica è indubbio, in me ha questo potere
"Music was my first love and probably be the last"
(la musica è stata il mio primo amore e probabilmente sarà l'ultimo)
Da bambino ho ricevuto parecchi schiaffi da mio padre, sarà per questo che la vis corrigendi non ha mai trovato il mio favore. Quando son diventato padre io non ho mai tirato uno schiaffo a mio figlio (anche se a volte se lo sarebbe meritato).
Si dice che la Giustizia abbia n una mano la Bilancia, nell'altra la Spada.. Se c'è da usare la Bilancia chiamatemi pure, il piacere di usare la Spada lo lascio agli altri che rispondono.
PREFERISCI I PINK FLOYD CON SYD BARRETT O CON DAVID GILMOUR?
Io li ho sempre visti come una felice combinazione. Syd ha acceso il fuoco, ma è stato David a farlo crescere e gestirlo in maniera superba.
David infatti agli inizi non era molto originale come lo è sempre stato Syd. Era più che altro molto "Barrettiano" e copiava i suoi asoli. Ma poi ha avuto l'intelligenza di sviluppare il suo stile e ampliarlo. E quando Syd si è perso dietro ai suoi fantasmi David l'ha sostituito alla grande e ha tirato fuori una manciata di canzoni eccellenti.
Non tante ma lasciavano il segno: Time, Wish you were here, Fat old sun, Comfortably Numb, etc. Oltre a inventarsi assoli stupendi (Money, Shine on you crazy diamonds, Echoes…). Inoltre era anche, non scandalizzarsi, un bel ragazzo con una grande presenza scenica, cosa di cui gli intellettuali PF avevano bisogno.
Insomma, io amo entrambi i lati dei PF. Una volta tanto tra due musicisti c'è stata una felice alchimia e una transizione di eccellenze.
(una delle rare foto dei PF con sia Syd che David, scattata in quel delicato periodo di transizione)
DIMMI UNA BAND CHE NON E' PEGGIORATA INVECCHIANDO, ANZI E' MIGLIORATA
Personalmente trovo che i Beatles siano stati un gruppo in perenne ascesa, e dire che già partivano fortissimi, ma gli ultimi anni della loro carriera sono stati un vero gioiello dietro l'altro. Sorprendenti.
Il loro vero ultimo album, Abbey Road, è un capolavoro che vende e si ascolta ancora oggi dopo 50 anni (!) ma anche il penultimo -l'Album Bianco- non scherza. Let it be infatti è un disco postumo e posticcio che tanti non considerano.
Niente da fare, hanno lasciato il segno sino alla fine.
"Come together right now… over me!"
La parola più singolare nella domanda è "normali". Sottintende quasi che cambiare guida ogni tot di anni sia un bene per il paese, indice della buona democrazia e rispettosa della suprema volontà popolare.
I dittatori o presunti tali invece, come Putin (Russia), Fidel Castro (Cuba), Xi Jinping (Cina), Kim Yong un (Corea del Nord), sono infatti brutti e cattivi nel profondo, pensano solo ai loro interessi e faranno una brutta fine.
Questo però è un pregiudizio: non è detto che le cose vadano così. Si può per esempio essere come un paese democratico molto vicino che conosciamo bene, che con la sua alta instabilità politica (alcuni governi duravano pochi mesi), ha mostrato tutte le pecche della democrazia.
Bisognerebbe avere il coraggio e l'onestà intellettuale di valutare caso per caso. Sono contento di vivere in una democrazia, ma il grande risultato ottenuto nel giro di una generazione dalla Cina, che ha tirato fuori dalla povertà 400 milioni di persone, non so se si sarebbe potuto attuare con i nostri litigiosi governanti.
Nel caso di Putin bisogna ricordare come avesse ereditato un paese praticamente allo sfascio, dopo il fallimento della Perestroyka di Gorbaciov. Dal 1999 ha governato con pugno di ferro tanto che oggi, nonostante la forma, la Russia non è da tutti considerata una vera democrazia.
I diritti umani hanno fatto un passo indietro, la crisi demografica è profonda (l'Aids ha compiuto una strage), solo oggi economicamente le cose vanno un filo meglio. Eppure da quel che capisco Putin è molto amato dai russi: la pax putiniana ha messo fine al caos e la Grande Madre Russia, che si sta riprendendo, è rispettata a livello internazionale.
Non so dove sarà la Russia tra 10 anni. Tutto questo per dire cosa? Che anche per Putin, come per tutti gli altri, i conti si fanno alla fine.
QUANTE PAROLE SCRIVERE AL GIORNO PER UN ROMANZO
Stephen King in media scrive 2000 parole al giorno, cosa a cui credo vista la sua nota prolificità. E non è nemmeno il primo, Alexander Dumas e Charles Dickens superavano le 2500 parole al giorno. Marcel Proust batte comunque tutti, avendo scritto il romanzo più lungo della storia, le 3000 pagine della Ricerca del Tempo Perduto. Facilità di scrittura impressionante anche perché scriveva e riscriveva le sue pagine più volte, come si evince dai suoi appunti, i famosi papiroles.
Non è difficile scrivere 2000 parole in un giorno. Il difficile è farlo TUTTI I GIORNI, domenica inclusa. Ma c'è un trucco: a questa gente scrivere piace. E' un piacere quasi fisico. Lo farebbero comunque, lezione questa da non sottovalutare.
Io scrivo circa 1000 parole al giorno. Ci sono giorni (ahimè rari) in cui ho toccato quota 1500 parole. Ci arriverò prima o poi.. Non ho tempo per fare altro e nemmeno mi interessa, ti assicuro. Quando mi prendo una pausa scrivo sul Blog.
Facendo un po' di conti della serva: 1000 parole al giorno significa 350.000 parole l'anno. Supponendo di scrivere lo stesso romanzo due volte (prima e seconda stesura) a fine anno tra le mani ho un romanzo di 170.00 parole circa, l'equivalente di un libro sulle 400 pagine. Oplà, ecco il nuovo romanzo.
Scritto sia che venga pubblicato o meno (meglio specificare). Come ho detto prima, mi è piaciuto scriverlo. C'è gente che si diverte andando alle feste, facendo l'amore, ubriacandosi, mangiando, facendo sport, guardando film, nuotando, girando etc. Io mi diverto in questo modo, scrivendo. Sono fatto così.
CHI E' LA DONNA PIU' IMPORTANTE MAI ESISTITA?
La domanda è sottilmente provocatoria e bisogna stare attenti a non cascare in certe trappole. Comunque per me non c'è gara. Una donna nella storia dell'umanità intera ha lasciato un segno indelebile: Eva, la donna da cui discendiamo tutti. in linea materna
Con sommo stupore ho appreso infatti che non stiamo parlando di una persona leggendaria, Eva è esistita veramente. Il DNA mitocondriale delle donne cambia con molta regolarità nel tempo, non è come quello ballerino degli uomini. E studi genetici hanno appurato che più di 100.000 anni fa i cambiamenti si arrestano
Questo significa che allora visse una unica donna da cui sarebbe discesa TUTTA la popolazione mondiale. Una storia affascinante. una donna africana (Uganda? Nigeria?) che ha procreato almeno due figlie che a loro volta avrebbero partorito altre figlie. Lentamente e ininterrottamente, attraverso derive genetiche e colli di bottiglia, ciò ha dato origine al ramo degli Homo Sapiens Sapiens, di cui facciamo tutti parte.
La storia completa è presente nello stupefacente libro "Le sette figlie di Eva" di Bryan Sykes del 2001. Lettura consigliatissima, oltre ad essere molto ben scritto questo è un libro che contiene delle RISPOSTE. Un libro veramente bello, nel suo genere insuperabile.
Come vorrei averla conosciuta, per portarle un fiore.
LA CINA AVEVA SCOPERTO L'AMERICA?
Sì, per molto tempo non se ne è saputo nulla ma in realtà la Cina ha realmente "scoperto" l'America cento anni prima di Colombo. Agli inizi del 1400 infatti l'eunuco Ammiraglio Zheng He sbarcò con la sua enorme flotta sulle coste dell'odierno Perù (molti peruviani ancora oggi hanno tratti cinesi marcatissimi). La colonizzazione di un intero continente era iniziata quando avvenne un fatto straordinario.
La spedizione, a metà tra storia e leggenda, venne richiamata indietro dall'Imperatore, i documenti distrutti, le navi smantellate e tutto sepolto nell'oblio. Ma perché?
Un fatto politico preciso segnò questa fine. La decisione presa dal governo cinese nei primi anni del 1400 di adottare una strategia di isolamento e rafforzamento dei confini naturali, costruendo per esempio larghe porzioni della Grande Muraglia e bloccando le esplorazioni.
Un isolamento servito ovviamente a "compattare" un paese vastissimo, isolamento quasi assoluto e durato centinaia di anni. Nel frattempo l'Europa non è stata a guardare e ha preso possesso del mondo.
La Cina però in questi ultimi 50 anni (da Mao in poi), è uscita dalla Grande Muraglia ed è ormai pronta a ciò che poteva fare 500 anni fa, conquistare il mondo.
Zheng He, sei arrivato troppo presto.
