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sabato 24 dicembre 2022

L'ISLANDA

In Grecia il nostro vicino di tenda era un simpatico ragazzone dai capelli rossi. Stava girando il mondo e si fermava solo pochi giorni. Un hippy con lo zaino sempre in spalla insomma, una volta ce n'erano tanti di ragazzi cosi, non so adesso.

Dato che in campeggio è impossibile non conoscere i propri vicini di tenda, facemmo amicizia e la prima domanda (in inglese) era sempre la stessa.

"Da dove vieni?"

Lui si mise a ridere. "Non lo indovinerai mai!"

"Mmmm. Boh, dall'Irlanda visto i capelli rossi?"

"Quasi, dall'Islanda. La conosci?"

Si vede che era abituato a vedere il vuoto negli occhi dei suoi interlocutori e anch'io farfugliai qualcosa su questa remota isoletta vicina al polo nord.

"Mah… so che c'è Reykjavik la capitale… poi che ha tanti geyser… di personaggi conosco Beda il Venerabile, un famoso monaco… poi boh…"

Ma all'improvviso mi esplose un colpo di fucile in testa: "Sì!! Sì!! 1972 Fisher-Spassky! L'incontro di scacchi! La sfida del secolo!"

Il pensiero ritornò al lontano 1972. In piena guerra fredda si erano affrontati in Islanda (campo neutro) il solido russo Boris Spassky e il genialoide americano Bobby Fisher.

Si era intuito subito che non sarebbe stata la solita sfida accademica. Per la prima e penso unica volta nella storia, partite di scacchi ebbero una risonanza mondiale.

… io ero pischello e affascinato tenevo un librone con tutti i ritagli. Ripetevo le mosse su una scacchiera di cartone. Che scontri! Che partitone!

Per la cronaca alla fine vinse Fisher, che però dopo qualche anno impazzì (evento non infrequente nel campo, uno dei casi in cui un cervello incredibilmente cede quando affronta il troppo complicato)

Per cui, ritornando al fatto se conosco l' Islanda, la risposta è "Sì! Da ragazzino sono stato a Reykjavik tante volte con la fantasia! E proprio grazie all'Islanda ho imparato a giocare a scacchi."


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