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sabato 24 dicembre 2022

 UN LINGUAGGIO UNIVERSALE

"Un'odissea marziana" di Stanley Weinbaum è uno dei più famosi racconti di fantascienza, con una fantasia incredibile ancora oggi, che fa rimanere a bocca aperta a quasi 100 anni dalla sua uscita (1934).

In questo racconto ambientato su Marte, tra le varie avventure, il terrestre Jarvis comunica con un essere marziano simile ad uno struzzo usando la matematica. Per esempio 1 + 1 = 2 voleva dire "sì è vero", mentre 1 + 1 = 3 era "no falso".

Per molto tempo ci ho creduto: per rapportarsi con una creatura diversa da me si doveva usare la matematica, vero linguaggio universale. Del resto notavo che anche alla NASA la pensavano così, i messaggi inviati a ET usavano questo canale.

Con gli anni però ho cambiato idea, non è questa la strada giusta. Usare la matematica per entrare in contatto è una bella sciocchezza, non serve a nulla.

Piuttosto ho visto questo : quando un essere umano entra in contatto con un animale intelligente (oranghi, delfini, corvi, gatti etc) non usa certo la matematica ma altre doti come l'affetto, l'empatia, l'amore. Queste doti saranno utili in quel momento, altro che la matematica...

Concludendo: se un domani dovessi entrare in contatto con una intelligenza aliena i miei primi gesti, già mi vedo, sarebbero pacifici. Niente da fare, l'amorevole rispetto è una verità riconosciuta in tutto l'universo. Attendo smentite, per ora ho deciso che io con un "altro" mi comporterò così.



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