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sabato 24 dicembre 2022

LA FIORENTINA 

Il cameriere portò in tavola una fiorentina enorme alla brace, larga come il vassoio e che ancora MUGGIVA. Era alta almeno cinque dita.

I miei amici toscani esplosero in un urlo di gioia. Io, il milanese delicatino, ero invece sgomento e pensavo: "oddio, come faremo a mangiare quella montagna di roba?".

Il cameriere affettò generoso la bistecca e disse giulivo: "ovvia, chi è il primo?".

Tutti mi guardarono. Come ospite d'onore, a me toccava la prima scelta. Facendo il disinvolto alzai il piatto e dissi "A me. Son foresto e son qui proprio per assaggiare una fiorentina di quelle buone".

"Prrrronti! Eccola qua! A voi bischeri dopo!".

Mi mise nel piatto la bistecca più grande che abbia mai visto. Spessa, alta, sugosa, una roba alla Tex Willer. Non me ne intendo ma era almeno (almeno) un chilo.

Mentre i miei compari si avventarono sulla loro parte, il vostro affezionatissimo affettava e masticava pianino. Buona, molto saporita e tenera.

Ne mangiai metà poi non ce la facevo più. "Qualcuno vuole la mia? Io sono pie…".

Non riuscii nemmeno a finire la frase, il piatto mi venne levato sotto il naso. Sparito tutto. Guardai anche il vassoio, non solo la bisteccona era terminata ma uno dei commensali con il pane tirava su il sughetto.

Carnivori, questi toscani.

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