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giovedì 4 marzo 2021

 4 MARZO

Dice che era un bell’uomo e veniva dal mare
Parlava un’altra lingua però sapeva amare
E quel giorno lui prese a mia madre sopra un bel prato
L’ora più dolce prima d’essere ammazzato
Così lei restò sola nella stanza sul porto
Con l’unico vestito ogni giorno più corto
E benché non sapesse il nome e neppure il paese
M’aspettò come un dono d’amore fino dal primo mese
Compiva sedici anni quel giorno la mia mamma
Le strofe di taverna mi cantò a ninna nanna
E stringendomi al petto che sapeva di mare
Giocava a far la donna con il bimbo da fasciare
E forse fu per gioco o forse per amore
Che mi volle chiamare come nostro Signore
Della sua breve vita è il ricordo più grosso
È tutto in questo nome che io mi porto addosso
E ancora adesso che bestemmio e bevo vino
Per la gente del porto mi chiamo Gesù bambino
E ancora adesso che bestemmio e bevo vino
Per la gente del porto mi chiamo Gesù bambino
(la canzone all'inizio si chiamava "Gesù bambino", poi la censura impose a Lucio Dalla un nuovo titolo e lui, che a questa poetica canzone ci credeva, mise la sua data di nascita, 4.3.43)



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