COME SCRIVO UN DIALOGO PER UN RACCONTO
Una amica ricoverata in Ospedale mi ha scritto questo breve episodio
Arriva l’infermiere chiamato dalla OSS che aveva risposto al campanello: “Che cos’ha?”, “Credo di avere una leggera colica, mi fanno male i reni e l'addome ". Arriva anche la OSS, si informano su altri sintomi, io aggiungo "L'unica volta che ho avuto questi sintomi avevo una colica addominale, adesso sono un paio di giorni che non sto bene, posso avere un Buscopan per favore?”. “Un paio di giorni? Ma non è meglio se si mette a letto per vedere se le passa il mal di schiena?” Il letto è scomodo, quanto la sedia a rotelle, ma almeno sulla sedia a rotelle rinforzo la schiena e posso fare dei movimenti, quasi esercizi. E poi io mi annoio moltissimo a stare a letto tutto il giorno. “No grazie, resto seduta”. L’infermiere parte e torna con una pillolina dicendo di aver parlato con la dottoressa. Non è una pillola di Buscopan, speriamo che sia qualcosa che possa farmi bene. (Non prendo volentieri nessun farmaco ma domani e domenica…).
“Signora, deve stare calma! Noi facciamo il possibile e l’impossibile per stare dietro a tutti quanti. Cosa c’è che non va?”
“Credo di avere una leggera colica, mi fanno male i reni e l’addome. Poi è da stamane che sto seduta su questa sedia a rotelle e mi fa un po’ male la schiena.”
“Mmmm questi possono essere i sintomi di una colica addominale. Meglio che chiamo un medico.”
“Posso intanto avere un Buscopan per favore?”
“Nel frattempo si metta a letto.”
“No. Mi annoio a stare a letto tutto il giorno, almeno così in sedia qualcosina riesco a fare. Mi dà il Buscopan o no?”
“Prenda questo.”
“Questo non è il Buscopan.”
“Lo prenda. Le farà bene.”
“D’accordo, io non prendo volentieri farmaci ma obbedisco solo perché domani è domenica.”
“E questo cosa c’entra?”
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