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domenica 14 marzo 2021

 COME SCRIVO UN DIALOGO PER UN RACCONTO


Una amica ricoverata in Ospedale mi ha scritto questo breve episodio

Arriva l’infermiere chiamato dalla OSS che aveva risposto al campanello: “Che cos’ha?”, “Credo di avere una leggera colica, mi fanno male i reni e l'addome ". Arriva anche la OSS, si informano su altri sintomi, io aggiungo "L'unica volta che ho avuto questi sintomi avevo una colica addominale, adesso sono un paio di giorni che non sto bene, posso avere un Buscopan per favore?”. “Un paio di giorni? Ma non è meglio se si mette a letto per vedere se le passa il mal di schiena?” Il letto è scomodo, quanto la sedia a rotelle, ma almeno sulla sedia a rotelle rinforzo la schiena e posso fare dei movimenti, quasi esercizi. E poi io mi annoio moltissimo a stare a letto tutto il giorno. “No grazie, resto seduta”. L’infermiere parte e torna con una pillolina dicendo di aver parlato con la dottoressa. Non è una pillola di Buscopan, speriamo che sia qualcosa che possa farmi bene. (Non prendo volentieri nessun farmaco ma domani e domenica…).

Al che ho pensato: "interessante. Potrei ricavarci uno dei miei dialoghi. Anzi, và che lo scrivo. Riprendo pari pari le parole della mia amica".

Infermiera, finalmente è arrivata!! E’ mezzora che suono il campanello!”

Signora, deve stare calma! Noi facciamo il possibile e l’impossibile per stare dietro a tutti quanti. Cosa c’è che non va?”

Credo di avere una leggera colica, mi fanno male i reni e l’addome. Poi è da stamane che sto seduta su questa sedia a rotelle e mi fa un po’ male la schiena.”

Mmmm questi possono essere i sintomi di una colica addominale. Meglio che chiamo un medico.”

Posso intanto avere un Buscopan per favore?”

Nel frattempo si metta a letto.”

No. Mi annoio a stare a letto tutto il giorno, almeno così in sedia qualcosina riesco a fare. Mi dà il Buscopan o no?”

Prenda questo.”

Questo non è il Buscopan.”

Lo prenda. Le farà bene.”

D’accordo, io non prendo volentieri farmaci ma obbedisco solo perché domani è domenica.”

E questo cosa c’entra?”


Molto meglio. Come vedete, un dialogo puro, quasi radiofonico. Così scrivo i dialoghi. C'è per forza di cose poca interiorità e non possono essere tirati troppo per le lunghe, ma sono eleganti e molto scorrevoli.
Mi sento molto Snoopy quando scrivo così. Chissà se qualcuno apprezzerà. Io ho questa combinazione fortunata per così dire: vivo da solo, non posso uscire di casa (per Covid e malattia), mi piace scrivere. 1 + 2 + 3 = produco. Questo blog è diventato il mio archivio. 
E produco sempre di più. A parte il 2018 per i noti motivi fisici sono passato da 80 racconti l'anno a più di 400, record che quest'anno se tutto va infrango alla grande. E ho pure scritto un libro qui non presente e fatto altro. Un trend in ascesa, dal 2015  stato un crescendo.
Chissà come finirà. Vorrei monetizzare tutto questo, ma non so come.











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