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sabato 27 marzo 2021

 UN RAGAZZO INDIMENTICABILE

Ho seguito molti ragazzi difficili nel mio lavoro come Psicologo ma Loris occupa un posto speciale nel mio cuore.
Quella di Loris era una storia amara ma purtroppo non così insolita: padre morto quando era piccolissimo e madre che poi aveva sposato un altro uomo. Come capita nelle nuove famiglie, all’inizio costui aveva accettato Loris senza problemi ma quando la donna rimase incinta del figlio “legittimo” cominciarono i guai. Grossi guai.
Loris, geloso come tutti bambini, era spesso aggressivo e il marito non volle più Loris in casa, del resto non era figlio suo. Dopo l’ennesima sfuriata (la faccio breve), la madre accettò che Loris venisse spedito in un Istituto di Cura -una volta si chiamavano Collegi- dove l’ho incontrato io.
Loris non era proprio un ragazzo facile. Soffriva di una sindrome infantile di cui forse avete sentito parlare, la ADHD, patologia lo dico subito non riconosciuta da tutti. Loris era irrequieto, in classe non stava mai fermo, un tormento tenerlo a bada, immagino in casa.
Quando veniva nel mio studio in uno dei suoi periodi agitati, trattenerlo era praticamente impossibile. Spaccava tutto, imbrattava, insultava etc. Era iperattivo e incontenibile.
Ma quando era in buona... Loris mostrava la parte migliore di sé, un aspetto che non mai ritrovato in un altro ragazzo e con una tale intensità. Loris era infatti dotato di un grande TALENTO ARTISTICO. Era bravissimo a disegnare, componeva poesie con facilità, costruiva pupazzetti di pongo e tela con cui imbastiva teatrini divertenti, improvvisava canzoncine. E aveva solo 13 anni.
Un talento del genere andava incoraggiato. L’arte salva la vita. Fu così che ogni volta che veniva da me passavamo il tempo a creare. Tenevo le sue produzioni in una cassetta di legno dei vini, che ho ancora e che lui chiamava il MUSEO TARTARO. Potrei parlare per ore di lui, non ho mai incontrato un ragazzo così. Chissà il suo talento in che relazione era con l’ADHD. Chissà. Ah, se avessi potuto eliminare la causa ma non il sintomo.
Il mio contratto di lavoro terminò, me ne dovetti andare e dopo tanti anni l’ho perso di vista. Anche lui era stato trasferito in un’altra regione, in un istituto della Liguria mi sembra. Ma il Museo Tartaro ce l’ho ancora, lo conservo come una delle mie cose più preziose. Mi aspetto sempre di sentire o leggere il suo nome come quello del nuovo artista italiano emergente e allora la cassetta come è giusto varrà una fortuna!
Come vorrei che tu mi ascoltassi, Loris. Tuo papà è scomparso, tua mamma ti ha lasciato, a scuola ti hanno bocciato ma io so che dentro tu vali moltissimo e avrò sempre fiducia in te.

EDIT: il 2.7.2023 mi ha ricontattato! Che emozione. Siamo diventati amici su facebook, aveva mutato nome ecco perché non lo trovavo. Ho recuperato il suo fascicolo tra le mie scartoffie e quando ci rivedremo gli consegno tutto, un po' però me li tengo. Prer esempio un ritratto di Luca Tartaro di cui mi ero dimenticato e che farò incorniciare 😊


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