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lunedì 15 marzo 2021

 LA SPERANZA PUO' FARE VENIRE ANSIA, MENTRE LA PREGHIERA PRODUCE, TRAMITE PARTECIPAZIONE SOCIALE, UN SENTIMENTO DI CALMA COSTRUTTIVA, POSITIVITA' E BENESSERE COLLETTIVO.

Verissimo e falsissimo.
Quando nel 1950 l'esercito cinese invase il Tibet, ai soldati del piccolo esercito tibetano vennero dati ordini precisi. Resistere? Combattere sino all'ultimo uomo? Macché, troppo materialista. I generali diedero un unico, imperativo ordine ai sottoposti: "mettetevi a pregare, inginocchiatevi e pregate!".
I generali tibetani ovviamente speravano in qualcosa che non avvenne, dato che l'esercito cinese travolse senza pietà i soldati inginocchiati e prese possesso della nazione. Da quel giorno il Dalai Lama vaga per il mondo.
Un generale tibetano, anche lui sfuggito all'invasione, quando venne intervistato disse. "il nostro esercito era troppo piccolo. Forse avremmo dovuto dire ai soldati di fuggire, diventare guerriglieri e forse, con il favore del popolo, potevamo sperare in una futura vittoria e riprenderci il paese. Ma il nostro comandante era molto religioso e quelli furono gli ordini."
Le cronache religiose sono piene di folle in preghiera che hanno fermato colate laviche, guarito malattie gravi, salvato bambini in pericolo. A volte funziona, a volte no. Personalmente preferisco agire, far qualcosa sperando nel buon esito.
La speranza è molto piccola? Meglio di niente. Aiutati che Dio ti aiuta.


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