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sabato 20 marzo 2021

 

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UN ANEDDOTO SU LUCIO BATTISTI
Ve lo ricordate il suo look quando a Sanremo nel 1969 cantò Un'Avventura? Ricciolone, foulardone, giacca aperta, scanzonato…. Battisti all'epoca era un vero figlio dei fiori. Naturalmente, avendo all'epoca le giuria di San Remo le fette di salame sugli occhi (…), non vinse nulla ma la sua canzone non passò certo inosservata e viene cantata ancora oggi. Poi arrivò dopo pochi mesi il disco "Emozioni", uno dei pochissimi dischi italiani immortali, e Battisti fece il botto. Per tutti gli anni '70 fu il re incontrastato della musica italiana.
Eppure già all'inizio del decennio Battisti cambiò radicalmente look. Capelli corti, vestiti normali, colori anonimi. I fans erano sconcertati, i titoli si sprecavano ("Battisti si taglia i capelli!"), le ipotesi fioccavano, che era successo? Ed è solo a questo punto che arrivo io con un aneddoto, il vostro affezionatissimo, che da vero giornalista d'assalto ha scoperto la verità e non vede l'ora di raccontarvela.
Ecologisti quando ancora non era di moda, Mogol e Battisti decisero nella estate del 1970 di attraversare l'Italia a cavallo. Idea bizzarra e bucolica ma se non le fai da giovane queste pazzie allora quando? Si recarono entrambi nel famoso maneggio dei Moyerson a Carpiano (Milano) a scegliersi i cavalli.
Il burbero proprietario del maneggio, uomo di vecchio stampo, brontolò quando vide Battisti vestito al suo solito modo sgargiante: "Quei capelli lunghi spaventano i cavalli… anche quei vestiti colorati….". Detto, fatto. Il nostro Lucio il giorno dopo si presentò al maneggio capelli corti, via i baffi, vestiti sobri. Il proprietario, soddisfatto, gli diede il cavallo migliore.
Un piccolo mistero di quegli anni risolto. Ora sapete la verità. Me lo raccontò il figlio dei Moyerson, che da bambino vide il padre brontolare e la faccia di Battisti. Non fu una questione di moda o di politica dunque, Battisti non rinnegò all'improvviso il suo passato, fu per non spaventare i cavalli.
Poi, come dire, ci prese gusto ad essere così "diverso" e ricordo ancora le discussioni su Radio Popolare ("Sono di sinistra ma mi piace Battisti, sono normale?" )


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