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venerdì 4 settembre 2020

 VI E' MAI SUCCESSO DI ANDARE VIA DA UN COLLOQUIO DI LAVORO?


Mi ero da poco laureato in Psicologia e cercavo lavoro nel campo, desideroso di far fruttare la mia laurea. E poi mi ero fidanzato da poco e volevo darci dentro, dimostrare qualcosa.

Curriculum vitae, colloqui, concorsi, passaparola, notti intere a spulciare gli avvisi, le solite cose. Mi chiama finalmente una grossa azienda e mi fissano un test attitudinale.

Mi ritrovo in una stanza con altri 15 candidati per svariate mansioni, dall'operaio al quadro. Mi chiedo quali test daranno per selezionare gente così diversa. Consegnano i fogli, uguali per tutti. Sono (banali) test di intelligenza. Li compilo, consegno e me ne vado.

La settimana dopo mi chiamano per comunicarmi il risultato. Vado tutto speranzoso di aver dato una buona impressione. L'esaminatrice mi accoglie e tutta giuliva dice: "La sua prova ha ottenuto un punteggio molto alto, non ce l'aspettavamo da uno Psicologo!"

Non credevo alle mie orecchie. "Scusi, non ho capito."

"No, dicevo che lei per essere uno Psicologo ha ottenuto ottimi risultati!"

Mi sono alzato e me ne sono andato via senza dire una parola. Non mi interessava lavorare in un posto che aveva in partenza una così scarsa opinione di me.

Ripensandoci oggi, forse ho sbagliato e oggi mi comporterei diversamente, resterei sino alla fine, soffocando il moto d'orgoglio. Mi sono chiesto dopo infatti se non fossi cascato in una loro trappola. Ma non lo saprò mai.

"Fregatene dell'orgoglio, ne ha rovinati più lui che il petrolio!" (Vasco Rossi)

(Nella foto fatta alle macchinette, il Luca la mattina di quell'esame, una delle prime volte in giacca e cravatta)



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