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martedì 8 settembre 2020

 CHE PENA DARE AI QUATTRO BULLI CHE HANNO UCCISO WILLY?


Quattro bulli che inneggiavano alla rissa, ai pestaggi eccetera oltre che esaltare LVI, hanno ucciso in provincia di Roma a calci e pugni un esile ragazzo di colore di 21 anni, colpevole solo di essere intervenuto per pacificare gli animi.

I genitori di questi quattro, subito identificati e arrestati, hanno rilasciato alla stampa inopportune dichiarazioni (“era solo un extracomunitario”) che li hanno messi ulteriormente nei guai ma fanno capire bene da dove nascono certi atteggiamenti. In certi casi è bene non parlare con la stampa e mantenere un basso profilo.

Se venissero confermate (le prove sono schiaccianti) l'omicidio preterintenzionale con l'aggravante razziale e dei futili motivi, oltre che la associazione a delinquere e forse il porto d’armi, dovremmo essere ipotizzo sui 15 anni. Ne sconteranno 2/3 in carcere e se si sono comportati bene l'ultimo terzo ai servizi sociali.

In Italia non esistono i lavori forzati e l’ergastolo è rarissimo ma in ogni caso li aspettano 10 anni di carcere. Passeranno gli anni migliori della loro giovinezza in galera.

Spero a questo punto che il processo abbia una forte copertura mediatica, così certi imbecilli che giocano ai nazi skin, guardando la loro fine, ci penseranno due volte al prossimo giro di comportarsi in maniera prepotente e impunita (pia illusione). Tolleranza zero.



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