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martedì 22 settembre 2020

 COME E' MORTO GIUSEPPE, IL PADRE DI GESU'?


Nei Vangeli canonici San Giuseppe è citato pochissimo e ad un certo punto non se ne parla più. L’ultima sua apparizione è quando Gesù a 12 anni stupisce con i suoi discorsi i sacerdoti e lui lo va a riprendere con tante scuse.
Sappiamo che lavorava a Nazareth come falegname anche se la parola originale, tèknon, è più ampia, forse conduceva una piccola impresa. Il piccolo Gesù lo aiutava nelle commissioni sin da bambino.

Tutte le fonti son concordi nel dire che non era il padre biologico di Gesù, che l’aveva comunque adottato e lo trattava al pari degli altri figli. Un brav’uomo insomma, lavoratore e attaccato alla famiglia. Ma che fine ha fatto?

Qualche notizia in più la ricaviamo dai Vangeli Apocrifi, cioè non “ispirati” e non riconosciuti allo stesso livello degli altri. E’ un peccato, perché qualcuno secondo me è ben fatto e qua e là contengono delle vere perle (l’immagine del bue e dell’asinello a Natale viene da loro). Ve li consiglio insomma, dopo averli letti Fabrizio De Andrè scrisse La Buona Novella, uno dei suoi album più belli.

Secondo loro (soprattutto il Proto Vangelo di Giuseppe), Giuseppe morì vecchissimo tra le braccia di Gesù e della moglie Maria. Malgrado la veneranda età era lucido e non aveva nemmeno un dente cariato in bocca.

Dai testi traspare l'affetto del giovane Gesù, che non aveva ancora iniziato la vita pubblica, verso il suo padre adottivo. E dato che addormentarsi per sempre tra le braccia di Gesù e Maria sarebbe il massimo per ogni cristiano, egli è considerato il "Patrono della buona morte"




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