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sabato 5 settembre 2020

 LA NATURA PROPONE INNUMEREVOLI MERAVIGLIE SONORE. QUALI SONO LE PIU' GRANDI?

Io amo in modo speciale alcuni suoni della natura: gli uccellini al mattino, il rumore delle onde sulla spiaggia, il vento tra le foglie, la pioggia, il crepitìo di un falò con le sue scintille, una cascata, il canto delle balene. Non mi stancherei mai di sentirli. Mi rilassano, li trovo incantevoli, con un senso della bellezza profondo, che non si può esprimere con le parole.

Tra i suoni invece per così dire “umani” ne ricordo in particolare due dalla mia esperienza. Un giorno da ragazzo stavo visitando una città dell’Umbria, non ricordo quale. Dopo tanto camminare ero stanco e per riposare mi infilai in una chiesetta, a quell’ora del pomeriggio assolutamente deserta.

Era illuminata solo da alcune candele, mi sedetti nella penombra e quasi mi appisolai. Però sentivo dei rumori lontani: in basso, forse nella cripta, un gruppo di monaci stava provando dei canti gregoriani. Rimasi ad ascoltare questi monaci cantare e provare i loro canti per più di un’ora, guardando la luce di una candela.

La seconda avvenne qualche anno dopo. Abitavo in un condominio popolare, vicino a una famiglia di cinesi. Una mattina mi svegliai molto presto, dormivano ancora tutti. Ma aldilà del muro la mamma stava cantando una ninna nanna in cinese al figlioletto. Non capivo ovviamente nulla delle parole ma il tono e la cantilena erano inconfondibili, sono uguali in tutto il mondo. Questo mi ha rassicurato molto e quella volta mi sono riaddormentato.






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