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domenica 30 agosto 2020

 ADDORMENTARSI

“Infermiera, mi tenga la mano per favore.”

“Certo. Eccomi, cosa c’è signora Rosa?”

“Ho paura, temo...temo che che non passerò la notte. Sono troppo vecchia, mi fa male tutto.”

“Lei con i suoi 102 anni è la nostra degente più anziana.”

“Mi sento come una foglia che sta per cadere, il tempo è finito.”

“Se vuole chiamo qualcuno dei suoi parenti.”

“Non c’è più nessuno da chiamare, non ho più nessuno, sono morti tutti. Mi hanno lasciata indietro, senza scopo. Sono rimasta sola e piena di dolori.”

“Allora lasci che mi sieda io accanto a lei. C’è ancora tempo prima che finisca il turno, aspetti che intanto le prendo qualcosa per il dolore.”

“Grazie, lei è tanto gentile, un angelo.”

“E lei è tanto dolce, signora Rosa, si vede che è stata una brava donna nella sua vita.”

“Amo il Signore, ma non lo vedrò. Avrò ciò che merito. Non posso andare in paradiso.”

“Lei si merita il meglio, signora Rosa.”

“Infermiera, posso confessarle il mio segreto?”

“Che segreto?“

“Le ho raccontato ieri che sono nata in campagna. Si cresceva presto allora e a 16 anni sono rimasta incinta di un ragazzo che... non conoscevo molto bene.”

“Come tante ragazze, purtroppo.”

“Sarebbe scoppiato un grosso scandalo, avrebbero scacciato me e il bambino. Allora ho nascosto la gravidanza e quando è arrivato il momento ho partorito nella stalla. Avevo visto le vacche partorire e sapevo come si faceva. Mi sono messa in bocca un panno per non urlare. Poi dopo che è nato, ci ho avvolto il bambino e l’ho gettato in uno stagno vicino alla fattoria.”

“Oh mio Dio. Era così spaventata?”

“Sì, mi vergognavo tanto. Ho fatto tutto da sola, non volevo che nessuno sapesse. Piangevo da sola. Non mi perdonerò mai. Oh che dolore... Non andrò mai in Paradiso. Mai mai, mi scusi...mi scusi. Quando ripenso a quei momenti, il mio cuore smette di pulsare.”

“No signora Rosa, non è così. C’è un posto anche per lei in Paradiso, c’è per tutti.”

“No, per me no.”

“Io penso invece che volerà in Paradiso e finalmente abbraccerà suo figlio.”

“Mio figlio?”

“Certo, perché finalmente non sarà più solo.”

“Il mio bambino mi vorrà ancora?”

“E’ lì che la attende. E’ da tanti anni che aspetta la sua mamma per abbracciarla ancora.”

“Allora posso...adesso posso addormentarmi in pace.”



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