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mercoledì 12 agosto 2020

 IL RIMPIANTO PIU' GRANDE

Ho molti rimpianti. Forse troppi ma chi non ne ha? Voltandomi indietro mi dico sempre "ah, se quella volta mi fossi comportato diversamente… se le avessi detto che… se evitavo di legarmi a quella situazione… se avessi ascoltato… se quel giorno…" etc etc.

Evito di far la lista dei miei errori, intristirebbe e non servirebbe a niente, ciò che è stato è stato. E quando combini una stupidata, l'importante dopo è rifletterci sopra e imparare dalla lezione. Penoso ma altrimenti rischi di ripeterti.

A volte immagino che una favolosa macchina del tempo mi trasporti nei momenti più critici e di potere parlare ad un Luca più giovane. Quante cose gli direi! Però mi accorgo presto di un inghippo: c'è la forte possibilità che il giovane Luca non mi ascolti nemmeno perché all'epoca ERA CONVINTO DI AVERE RAGIONE LUI! Chi è questo vecchio che rompe i coglioni? Mi tapperebbe la bocca e lo vedrei fare convinto la cosa sbagliata. Terribile.

E magari, pensandoci, aveva ragione lui. Il mondo è andato avanti lo stesso. Stephen King immagina nel suo bel romanzo 22–11–63 di impedire l'omicidio di Kennedy, per poi scoprire sgomento tornando nel presente che il mondo è un posto peggiore.

Rimangono quei momenti in cui si guarda il tramonto e si pensa "Chissà però come sarebbe andata se…"


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