ADDORMENTARSI
“Infermiera,
mi tenga la mano per favore.”
“Certo.
Eccomi, cosa c’è signora Rosa?”
“Ho
paura, temo...temo che che non passerò la notte. Sono troppo
vecchia, mi fa male tutto.”
“Lei
con i suoi 102 anni è la nostra degente più anziana.”
“Mi
sento come una foglia che sta per cadere, il tempo è finito.”
“Se
vuole chiamo qualcuno dei suoi parenti.”
“Non
c’è più nessuno da chiamare, non ho più nessuno, sono morti
tutti. Mi hanno lasciata indietro, senza scopo. Sono rimasta sola e
piena di dolori.”
“Allora
lasci che mi sieda io accanto a lei. C’è ancora tempo prima che
finisca il turno, aspetti che intanto le prendo qualcosa per il
dolore.”
“Grazie,
lei è tanto gentile, un angelo.”
“E
lei è tanto dolce, signora Rosa, si vede che è stata una brava
donna nella sua vita.”
“Amo
il Signore, ma non lo vedrò. Avrò ciò che merito. Non posso andare
in paradiso.”
“Lei
si merita il meglio, signora Rosa.”
“Infermiera,
posso confessarle il mio segreto?”
“Che
segreto?“
“Le
ho raccontato ieri che sono nata in campagna. Si cresceva presto
allora e a 16 anni sono rimasta incinta di un ragazzo che... non
conoscevo molto bene.”
“Come
tante ragazze, purtroppo.”
“Sarebbe
scoppiato un grosso scandalo, avrebbero scacciato me e il bambino.
Allora ho nascosto la gravidanza e quando è arrivato il momento ho
partorito nella stalla. Avevo visto le vacche partorire e sapevo come
si faceva. Mi sono messa in bocca un panno per non urlare. Poi dopo
che è nato, ci ho avvolto il bambino e l’ho gettato in uno stagno
vicino alla fattoria.”
“Oh
mio Dio. Era così spaventata?”
“Sì,
mi vergognavo tanto. Ho fatto tutto da sola, non volevo che nessuno
sapesse. Piangevo da sola. Non mi perdonerò mai. Oh che dolore...
Non andrò mai in Paradiso. Mai mai, mi scusi...mi scusi. Quando
ripenso a quei momenti, il mio cuore smette di pulsare.”
“No
signora Rosa, non è così. C’è un posto anche per lei in
Paradiso, c’è per tutti.”
“No,
per me no.”
“Io
penso invece che volerà in Paradiso e finalmente abbraccerà suo
figlio.”
“Mio
figlio?”
“Certo,
perché finalmente non sarà più solo.”
“Il
mio bambino mi vorrà ancora?”
“E’
lì che la attende. E’ da tanti anni che aspetta la sua mamma per
abbracciarla ancora.”
“Allora
posso...adesso posso addormentarmi in pace.”