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domenica 29 agosto 2021

 COSA FAI SE SCOPRI CHE I FIGLI NON SONO TUOI?

Questione delicatissima. So già che qualunque cosa dica, mi daranno contro. Purtroppo non è un caso così infrequente, anzi. L'Istituto di Genetica ha riferito che il 10% dei bambini è figlio di un padre diverso di chi porta il cognome. Se ci pensate, è un numero enorme.

Avendo lavorato in un Tribunale Minorenni, dove problematiche del genere non sono così rare, ho visto innanzitutto che le situazioni relative e le varie risposte sono diversissime. Ogni caso è a sé, non ci sono regole. Porto la mia esperienza, ci sono libroni alti così sull'argomento se volete.

Siamo tutti esseri umani, diversi l'un l'altro: ci sono uomini (parlo dal loro punto di vista) che se l'aspettavano, altri che lo sapevano, alcuni che addirittura l'han favorito (percvhé sterili), altri che hanno accolto come una liberazione la notizia etc…e altri che ci son rimasti male, molto male.

Ricordo, per alleggerire il discorso, un caso all'incontrario: un uomo era sicurissimo che il figlio non fosse suo, tanto che ha chiesto alla moglie tre test del DNA. …Era proprio suo e non dimenticherò mai la sua faccia quando l'ha capito. Eh sì, questo bambino lo devi proprio amare.

Ma più spesso le cose non sono così lisce. Di solito la scoperta avviene per motivi medici, ma non sono mancate confessioni, sospetti e lacrime, tutto il repertorio. Una volta la rivelazione arrivò urlando in piena udienza di divorzio da parte di una moglie (certe donne sono proprio… vabbè, non commento, chissà cosa c'era dietro).

Chissà cosa c'era dietro. E' il motivo per cui bisogna sempre andare coi piedi di piombo ed evitare giudizxi a priori. In ogni caso ho visto, in base alla mia limitata esperienza che con moooolte variazioni ci sono due tendenze che si ripetono spesso. Non sono regole ma orientamenti, le variazioni come detto sono innumerevoli.

1.l'uomo continua ad amare il bambino. Dopo un primo momento di sconforto si rende conto che il bimbo, che lo chiama"papà", non ha colpe. A volte anzi ingoia il metaforico rospone e continua la vita familiare come al solito, il che per il bambino per inciso sarebbe la cosa migliore. Ho visto che in tanti casi non sono solo le donne a sacrificarsi.

2.diventato maggiorenne, il ragazzo vuole conoscere il padre vero (questo succede quasi sempre). Incontro che al 99% dei casi si rivelerà deludente o insignificante. Il ragazzo tornerà dal suo "papà" e non ci penserà più, essendosi reso conto di una cosa: il padre vero è quello che mi ha educato.




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