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mercoledì 13 aprile 2022

 STUPORE

AVVERTENZA: risposta di nicchia, solo per gli amanti dei Pink Floyd.

Ieri ho trovato e ascoltato il primo, originale missaggio di "Great Gig in the Sky", che doveva chiudere il lato A di Dark Side of the Moon nel 1972. Non c'è ancora nessuna voce, questa è la versione come se la potevano suonare i Pink Floyd durante le prove. E difatti è un brano molto bello anche se poco significativo. Passa via senza problemi.

Ma ecco il colpo di genio. I musicisti ascoltando il missaggio si accorgono che manca qualcosa. Ma cosa?

Fu Alan Parson, il tecnico del suono -sì proprio lui, qualche anno dopo si metterà in proprio e avrà un discreto successo come solista- a suggerire di inserire una voce di donna. Venne chiamata una vocalist, Clare Torry, che per sole 30 sterline (ma anni dopo venne riconosciuta da un Tribunale co-autrice del brano) produsse una performance vocale straordinaria, che rese il brano uno dei capolavori assoluti dei Pink Floyd. Anzi mi sbilancio, uno dei più bei brani di sempre. Sognante, sublime, emozionante.

Questo per me è lo stupore nello stupore: accorgersi che manca qualcosa, avere una sensazione di "incompiuta" in qualcosa che teoricamente va bene, non è da tutti. E anche dopo lo stupore continua: trovare per una felicissima intuizione la soluzione giusta, concretizzarla e trovarsi tra le mani qualcosa di molto, molto, molto più bello di prima. Una serie di miracoli.

Questo brano mi insegna insomma che tutto si può migliorare. Che il processo creativo è qualcosa che non finisce mai. Forza Luca, non avere timore di correggere, aggiungere, togliere, provare. Anche quando è tutto finito, si rimette tutto in discussione, ma proprio tutto.

Esempio pratico: spesso correggo le mie risposte, a volte solo una virgola o frasi intere, anche dopo mesi, tramite il "Modifica Risposta". Tutto è migliorabile, non dimenticare. Non ti fermare ai primi risultati. Ricordati di Great gig in the sky.

"Non aver paura della perfezione, tanto non la raggiungerai mai"

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