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martedì 5 aprile 2022

COSA SEPARA L'UOMO DALLA BESTIA?

Non dagli animali, ma proprio dalla bestia feroce che dilania e squarcia e ha sete di sangue. La violenza dentro. Che orrore le immagini del massacro di Bucha, in pieno 2022 a poca distanza da qui. Perché i soldati si son comportati così?

Voglio capire. Qui do una breve risposta da Psicologo: presi singolarmente i giovani sono spaventati e schifati da queste cose, ma si è visto anche che il loro senso di responsabilità e di moralità si annacqua e diluisce quando invece sono inseriti in un gruppo (sia esso definito, come l’esercito, o una folla) e devono eseguire degli ordini o dare sfogo ai loro istintiIn questo caso TUTTI commettono cose che in ambito normale non ci penserebbero neanche. I pochissimi che si rifiutano vengono allontanati e anzi messi nel gruppo delle “vittime”.

C’è il famoso e stupefacente esperimento Milgram, a cui rimando, che spiega questo inspiegabile sadismo nelle persone apparentemente normali. “Stavamo eseguendo degli ordini”.

Esperimento di Milgram - Wikipedia
L' esperimento di Milgram fu un esperimento di psicologia sociale condotto nel 1961 dallo psicologo statunitense Stanley Milgram il cui obiettivo era lo studio del comportamento di soggetti ai quali un'autorità, nel caso specifico uno scienziato, ordinava di eseguire delle azioni in conflitto con i valori etici e morali dei soggetti stessi. L'esperimento cominciò tre mesi dopo l'inizio del processo a Gerusalemme contro il criminale di guerra nazista Adolf Eichmann . Milgram concepiva l'esperimento come un tentativo di risposta alla domanda "È possibile che Eichmann e i suoi milioni di complici stessero semplicemente eseguendo degli ordini?". [1] Il ricercatore (V) ordina al soggetto (L - insegnante) di punire con scosse elettriche, che quest'ultimo crede siano dolorose, un altro soggetto (S - allievo), che in realtà è un attore e complice. Molti soggetti hanno continuato a dare scosse elettriche nonostante le suppliche di misericordia da parte degli attori. I partecipanti alla ricerca furono reclutati tramite un annuncio su un giornale locale o tramite inviti spediti per posta a indirizzi ricavati dalla guida telefonica. Il campione risultò composto da persone fra i 20 e i 50 anni, maschi, di varia estrazione sociale. Fu loro comunicato che avrebbero collaborato, dietro ricompensa, a un esperimento sulla memoria e sugli effetti dell'apprendimento. Nella fase iniziale della prova lo sperimentatore, assieme a un collaboratore complice, assegnava con un sorteggio truccato i ruoli di "allievo" e di "insegnante": il soggetto ignaro era sempre sorteggiato come insegnante e il complice come allievo. I due soggetti venivano poi condotti nelle stanze predisposte per l'esperimento. L'insegnante (soggetto ignaro) era posto di fronte al quadro di controllo di un generatore di corrente elettrica , composto da 30 interruttori a leva posti in fila orizzontale, sotto ognuno dei quali vi era segnalata la tensione , dai 15 V del primo ai 450 V dell'ultimo. Sotto ogni gruppo di 4 interruttori apparivano le seguenti diciture: (1–4) scossa leggera, (5–8) scossa media, (9–12) scossa forte, (13–16) scossa molto forte, (17–20) scossa intensa, (21–24) scossa molto intensa, (25–28) attenzione: scossa molto pericolosa, (29–30) XXX. All'insegnante era fatta percepire la scossa relativa alla terza leva (45 V) in modo che si rendesse personalmente conto che non vi erano finzioni e gli venivano precisati i suoi compiti come segue: leggere all'allievo una serie di coppie di parole, per esempio: "scatola azzurra", "giornata serena"; compito dell'allievo era di memorizzare le coppie, in vista della fase successiva; ripetere la seconda parola di ogni coppia accompagnata da quattro associazioni alternative, per esempio: "azzurra – auto, acqua, scatola, lampada", e chiedere all'allievo quale fosse, tra quelle elencate, la parola presente nella coppia originaria: ad esempio, "azzurra - scatola"; decidere se la risposta fornita dall'allievo fosse corretta; in caso fosse sbagliata, inf

Insomma, se ne possiamo trarre una lezione valida per tutti è questa: l’essere umano è un animale sociale, entrare in un gruppo è normalissimo anzi inevitabile, ma ATTENZIONE A QUANDO FACCIAMO PARTE DI UN GRUPPO, perché per essere dentro a volte bisognerà fare cose buone e altre... meno buone.





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